Con un gioco di parole, Fibra promuove proprio la fibra. Da sottolineare la colonna sonora della campagna pubblicitaria: si tratta di un brano dal titolo Fenomeno, tratto dall’ ultimo album dell’artista di Senigallia. Nel pezzo Fibra canta che “fallo anche tu, e come no, si guadagna di più, è comodo: qui nessuno diventa autonomo senza fare un po’ il fenomeno”: un modo per dire che vivere solo grazie alla propria arte è impossibile. Almeno inserito nel contesto dello spot, specie conoscendo il background dell’autore.
L’intero testo della hit è incentrato sull’argomento, e non è la prima volta che Fabri Fibra risponde alle critiche scrivendo versi.
Con gli spot girati per Wind cede così anche Fabri Fibra, caduto sul campo del commerciale.
Il primo della serie si apre con Giorgio Panariello seduto davanti a un computer: il comico si lamenta perché vorrebbe una connessione veloce, e appunto, la fibra. A un certo punto però, proprio mentre esprime ad alta voce i suoi pensieri, si accorge che anche da fuori viene invocata la fibra.
Sotto il balcone dell’albergo infatti, c’è un nutrito gruppo di ragazze con tanto di cartelli al seguito. Urlano di volere Fibra, motivo per cui Panariello parte con un’arringa sul bisogno di una connessione veloce. Da sotto, lo guardano con espressione contrariata.
L’arcano viene presto svelato: dal balcone a fianco si affaccia Fabri Fibra, svelando così il reale motivo della folla. Ma visto il cognome del rapper, Panariello gli chiede di passare nella sua stanza.
Lo spot si conclude con i due insieme, e Fibra che dopo aver dato un’occhiata al computer di Panariello, raccomanda: “Mai più senza fibra”. A questo punto, a Panariello non rimane che ricordare il ritornello di un vecchio successo del rapper, Applausi per Fibra.
Spot in tv: la Fibra di Wind
Wind è tornata sul piccolo schermo con la nuova campagna pubblicitaria, di cui sono protagonisti due testimonial: il veterano Giorgio Panariello e Fabri Fibra.
Marchigiana, sarda per metà e romana d’adozione, si laurea in comunicazione alla Sapienza con una tesi triennale sulla satira televisiva e la chiusura del Decameron di Luttazzi. La tesi specialistica è ancora sulla televisione, stavolta sul ruolo di Al-Jazeera nella “primavera araba”. Collabora con alcune testate giornalistiche e siti web, è stata analista televisiva del programma di RaiTre TvTalk, condotto da Massimo Bernardini. La partecipazione ad una serie di trasmissioni televisive, le ha consentito di conoscere a fondo tutto quello che ruota intorno al mondo del piccolo schermo. Ama scrivere e disegnare, soprattutto fumetti.