Il suo esordio alla conduzione di questo show ha destato la nostra attenzione. Insinna ha provato a calcare la mano sulle storie e le testimonianze di fede legate a Padre Pio e alle attività della ONLUS a lui dedicata. Ha battuto il sentiero delle emozioni per arrivare al pubblico, senza rinunciare alla vivacità e alla capacità di coinvolgimento che lo contraddistinguono.
Si potrebbe dire, dunque, che abbia messo in scena il suo classico stile che alterna la leggerezza all’attenzione empatica verso le vicende umane. Un’attenzione capace di diventare seria e profonda di fronte ai casi più delicati. Nulla da cui possa scaturire vera sorpresa, quando il protagonista è Insinna.
Infatti, ancora oggi a distanza di tempo, è vivo il disorientamento dei telespettatori dopo i fuori onda di Affari tuoi mostrati da Striscia la Notizia nel 2017. In quei video, lo si sentì apostrofare con parole deprecabili i concorrenti della trasmissione, suscitando l’incredulità degli spettatori più affezionati che si erano fatti di lui tutt’altra idea.
La vicenda è ormai datata, le colpe sono state ammesse ed espiate. Sarebbe ingeneroso e capzioso continuare a tirare in ballo il fattaccio se non continuasse, in casi come questo, a ripresentarsi un alone di incertezza attorno alla sua immagine.
La conduzione di Una Voce per Padre Pio si può considerare parte di un lungo percorso di riabilitazione che la Rai ha concesso a Flavio Insinna.
Dopo il ritorno in video come presentatore de L’Eredità – ruolo molto delicato perché in sostituzione dell’amatissimo Fabrizio Frizzi – e di Prodigi al fianco dell’Unicef, oltre alle ospitate come quella a Domenica In dello scorso dicembre, Insinna si è appropriato anche dello show solidale su Padre Pio. Ed ha sostituito Alessandro Greco e Tiberio Timperi, conduttori delle passate edizioni.
In tutte le occasioni in cui l’abbiamo rivisto all’opera, Insinna ha mostrato l’umiltà, la circospezione e la dedizione di chi sa di aver commesso un errore ed è chiamato a ricostruire passo dopo passo una fiducia distrutta con le proprie mani.
Un atteggiamento che chi lo conosce giura essere in linea con le sue vere qualità umane. A questo proposito, va sottolineato anche che l’impegno del presentatore romano per cause benefiche è stato sempre cospicuo, spesso al riparo dai riflettori. Su tutte, bisogna ricordare le esperienze con Unicef e Telethon.
Per questo, una lettura della conduzione di Una Voce per Padre Pio centrata solo sul contrasto con quanto accaduto ad Affari Tuoi è di certo fuorviante.
Tuttavia, la domanda bussa spontanea alla porta, in circostanza del genere: “Quello mostrato da Striscia era davvero solo un incidente?”.
La partecipazione ad iniziative come quella di venerdì sera – che provano ad attivare canali emotivo-spirituali e lo mostrano in una versione marcatamente bonaria – rischiano il paradosso di riproporre l’incertezza della risposta, invece di spazzarla via. Attivano le sentinelle maliziose del dubbio pronte a scovare tentativi frettolosi di riabilitazione, al posto di lasciare alla fiducia tutto il tempo necessario per costruirsi basi solide.
La storia umana e professionale non ammette dubbi sulla coerenza della partecipazione di Flavio Insinna a determinate serate. Così come non ne ammette sulle sue qualità, eccezion fatta proprio per il guaio combinato ad Affari Tuoi.