È proseguita il 10 ottobre, con una nuova puntata che abbiamo seguito in diretta, la nuova edizione di Fratelli di Crozza. La stagione 2025-2026 dello show satirico ha debuttato lo scorso 3 ottobre, con l’appuntamento in onda alle 21:25 circa su NOVE.
La trasmissione è guidata da Maurizio Crozza. Quest’ultimo firma monologhi ed imitazioni, con i quali realizza le parodie dei personaggi politici e sociali al centri dell’attualità.
In qualità di autore e spalla comica torna Andrea Zalone. Le colonne sonore, invece, sono realizzate da Simone Belfiore.
Fratelli di Crozza diretta 10 ottobre, la parodia di Donald Trump
Fratelli di Crozza del 10 ottobre parte con la parodia di Donald Trump: “Brutti vichinghi della Norvegia, non mi avete dato il Nobel ed ora metterò i dazi sulle lampadine, perché loro vivono al buio. Non mi è andata bene per il Nobel, ma ora sto imparando a parlare in italiano, così magari proverò con il conclave. Ringrazio Bibi Netanyahu, che ha sacrificato i droni ed i missili, che costano tanto, su Gaza. Dovete ringraziarmi, perché ho combattuto pericolose gang, come Jimmy Kimmel, quella dei giornalisti e della tachipirina. Ma ora c’è un’altra guerra dura, quella contro la democrazia, che mi fa perdere un sacco di soldi“.
Maurizio Crozza entra in studio per un monologo, che inizia con una citazione di Voltaire: “Come diceva lui nel ‘700, davanti al denaro sono tutti della stessa religione. Il Nobel per la pace lo hanno dato a Maria Corina Machado e per vincerlo non ha dovuto minacciare di invadere la Norvegia“. Poi si concentra su Trump: “Ha mandato le truppe militari nelle città democratiche statunitensi. Praticamente, in confronto, Kim Jong Un sembra un fricchettone. Comunque, c’è chi continua ad apprezzarlo e fra questi c’è Giorgia Meloni. Lei, se potesse, con i giornalisti farebbe come si fa con le zanzare. Comunque, non è vero che non concede interviste: qualche giorno fa, è andata sia a Cinque Minuti che a Porta a Porta, entrambi su Rai 1 con Bruno Vespa”.
La serata procede con la parodia di Giorgia Meloni: “A Gaza c’è la pace grazie alla sottoscritta. L’Italia è invasa, resa macerie dalle manifestazioni dei figli di papà. Una volta avevo auspicato l’impegno politico dei giovani, ma solo quelli nostri, educati e con la testa rasata. Volete fare una domanda? Mi dispiace, ma non conosco questa parola”.
L’imitazione del Ministro Adolfo Urso
Fratelli di Crozza del 10 ottobre prosegue con l’imitazione di Adolfo Urso. Come al solito, la parodia del Ministro è incentrata sugli improbabili errori lessicali: “Cominciare a dire che Zellantis (Stellantis, ndr) fa parte di una situazione magnificona. Non mi sfili il filo del discorso, il licenzio è un vero e proprio bollettino di guera Ci sono delle enormative che asfissiano il settore dei veicoli commercianti”.
Si prosegue subito con l’imitazione, introdotta l’anno scorso e sempre molto apprezzata, di Federico Rampini: “La si smetta di parlare male di Donald Trump, perché fa arrivare grande denaro alla sinistra. Trump è gramsciano, lo studia oramai da venticinque anni. Noi democratici tendiamo ad andare in vacanza a luglio, ma al JFK vi sono le orride file e non per colpa di Trump”. Il finto cronista si concentra sull’evitabile dettaglio delle corsie preferenziali a lui dedicate in aeroporto e che portano ad una “bellissima perfumes duty free“. Poi continua: “Fortuna che c’è l’USA con il primo emendamento, che io modificherei con Non c’è altro Dio all’infuori del gramsciano Donald Trump“.
La diretta del 10 ottobre di Fratelli di Crozza va avanti con un monologo sulla sinistra, da Giani (candidato governatore della Toscana che ha sbagliato ad individuare i confini della propria regione) al PD che si sarebbe diviso, in Europa, sui burger vegani. Poi la stoccata: “Ma possibile che a nessuno venga in mente di parlare dei salari bassi, cresciuti solamente del 2% dal 1990 ad oggi?“.
Fratelli di Crozza diretta 10 ottobre, la parodia di Pierluigi Bersani
Nella diretta del 10 ottobre di Fratelli di Crozza, il monologo sulla sinistra porta all’imitazione di Pierluigi Bersani: “Non mi vergogno di entrare nel bar Italia, per provare a capire perché il barista ha votato la destra. Abbiamo perso quasi tutte le regioni che governavamo, tutte diventeranno blu, come i puffi. Schlein, volevi l’armocromia, invece c’è la monocromia. Gli italiani riempiono le piazze per la Palestina, ma a noi non ci vota più nessuno. Dicono che dobbiamo far innamorare gli elettori, ma siamo il PD, mica Tinder”.
La serata procede con Mauro Corona: “Siamo diventati una massa di consumatori, bombardati dalla pubblicità. Quando vai in montagna e c’è il tramonto, questo non si interrompe per far partire gli spot. La pubblicità ti accerchia e ti trasforma, diventi consumato e non consumatore. A Erto non abbiamo centri commerciali, dei non luoghi. Se voglio il gorgonzola vado da Robertone, che mette la muffa direttamente sopra il formaggio grattandosi i talloni”.
Si prosegue con Grado Zero, finto programma di cronaca ispirato a Quarto Grado. Come settimana scorsa, vi è un omicidio e i testimoni. In studio c’è il finto avvocato Pensobene, persino il corpo della vittima, il gelataio Fabio Granella, che ovviamente è stato cremato. Va in onda un’intervista ad Anna Cialda, che praticamente confessa l’omicidio. Il conduttore, però, finge di non capirlo perché con questo caso “dobbiamo andare avanti fino a maggio“.
La diretta di Fratelli di Crozza termina con il finto Vittorio Feltri: “Ilaria Salis salvata dall’Europarlamento? Sono felice per gli altri poveri detenuti. A Machado il Premio Nobel? Lei è una terrona, dare troppo potere alle donne porta disgrazie”.