Il mondo della musica italiana è in lutto: è morto Livio Macchia, storico fondatore, bassista e voce iconica de I Camaleonti. L’artista si è spento all’età di 83 anni a Melendugno, nel cuore del Salento, terra che aveva scelto come suo rifugio e dove aveva ritrovato le radici della sua famiglia, originaria di Acquaviva delle Fonti. Con lui se ne va uno degli ultimi testimoni di una stagione musicale irripetibile, quella del beat italiano, che ha fatto da colonna sonora alla vita di intere generazioni.
Livio Macchia morto: un fondatore del beat italiano
La storia di Livio Macchia è legata a quella de I Camaleonti. Egli, infatti, fondò il gruppo a Milano nei primi anni ’60. Insieme a lui, c’erano Riki Maiocchi e altri. In un’epoca di fermento culturale, Macchia e i suoi compagni furono pionieri. Introdussero, infatti, il genere beat in Italia. Il loro sound originale univa pop melodico e rock’n’roll. Come bassista e cantante, Macchia fu l’anima ritmica della band. La sua scomparsa, quindi, chiude il cerchio dei membri fondatori.
Una carriera di successi immortali
Dalla metà degli anni Sessanta, I Camaleonti collezionarono successi. Questi, infatti, sono entrati nella storia della canzone italiana. Brani come “Applausi” e “L’ora dell’amore” scalarono le classifiche. Consacrarono, così, la band come una delle più amate. La loro canzone “Eternità”, inoltre, divenne un classico. Attraverso decenni di attività, Livio Macchia è rimasto una colonna portante. Ha continuato, infatti, a esibirsi con passione. Ha portato, così, dal vivo quel repertorio che ha fatto sognare milioni di persone.
Livio Macchia morto: la malattia e l’ultimo applauso
Nonostante una malattia, Livio Macchia non ha perso la sua tenacia. Anzi, ha affrontato la sofferenza con straordinaria forza. Ha regalato, infatti, ai suoi fan un ultimo, commovente concerto. Lo scorso 30 giugno, è salito sul palco a Roca Nuova. Ha celebrato, così, i 60 anni di carriera de I Camaleonti. Quella serata, perciò, è diventata il suo testamento artistico. Un ultimo, generoso abbraccio al suo pubblico.
L’addio e l’eredità
La notizia della sua morte ha suscitato grande cordoglio. Al momento, la famiglia non ha comunicato i dettagli delle esequie. Sceglie, infatti, un comprensibile riserbo. Ciò che resta, quindi, è un’eredità immensa. Livio Macchia non è stato solo un musicista. È stato, invece, un vero artigiano della canzone. Ha creato, infatti, melodie immortali. Queste continueranno a risuonare, unendo passato e futuro.