Cambio di programma, questa sera su Rai3. La seconda serata del lunedì che è tradizionalmente occupata dal programma Sfide, è invece dedicata ad una replica di Amore criminale. La decisione della rete arriva quasi all’ultimo momento, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Melò, giallo, thriller: promette tutto questo il sequel de “Le tre rose di Eva”, prodotto da Endemol Italia ed ambientato nel paesino di Villalba, terra di vino e passioni, la cui prima serie si concluse il 20 giugno del 2012 con un’audience pari a 5 milioni 700 mila telespettatori.
L’appuntamento è oramai una tradizione. E, anche quest’anno, su Rai1 torna la canzone classica partenopea con lo spettacolo “Napoli prima e dopo”, sottotitolo: “la canzone napoletana in concerto”.
“Ho ritrovato nella Arcuri la mia tempra, anche se mi spiace che nel film si sia deciso di cambiare il mio nome in Pupetta Marico. Vorrei che la gente capisse chi ero al di là dell’immagine pubblica che mi è stata cucita addosso. Io avevo 18 anni all’epoca, rimasi vedova 80 giorni dopo il matrimonio. Prima di arrivare ad impugnare quella pistola avevo denunciato più volte il mandante dell’omicidio di mio marito. Se la giustizia avesse fatto il suo corso non sarei arrivata a tanto. Non è stato un omicidio preterintenzionale, mi avrebbero uccisa”.
Come avevamo anticipato, tutto è pronto per la nuova edizione di Amore criminale, al via dal 3 maggio, sulla terza rete, in prima serata. Il programma si occupa di donne uccise dai propri ex mariti, fidanzati, compagni. La novità di questa edizione è la presenza, come conduttrice, di Barbara De Rossi, che succede a Luisa Ranieri, padrona di casa dell’appuntamento, lo scorso anno. La De Rossi spiega i motivi che l’ hanno convinta a mettersi alla prova in questa nuova esperienza.
Dal 3 maggio, fino al 7 giugno, ogni venerdì, torna su Rai3 Amore criminale, con la nuova conduzione di Barbara De Rossi che prende il posto di Luisa Ranieri. Il programma è scritto da Matilde D’Errico, Luciano Palmierino e Maurizio Iannelli si avvale della regia della D’Errico e di Iannelli.