È andata in onda l’ultima puntata di Laura & Paola, il varietà di Rai 1 condotto da Laura Pausini e Paola Cortellesi. Come vi abbiamo anticipato, tanti gli ospiti di questa sera: Beppe Fiorello, Arisa, Stefano Accorsi, Eros Ramazzotti, Elio & le storie tese, Biagio Antonacci.
È giunta a conclusione anche l’avventura televisiva di Laura Pausini e Paola Cortellesi. Questa sera infatti va in onda l’ultima puntata dello spettacolo Laura & Paola.
E’ andata in onda questa sera, la seconda ed ultima puntata della miniserie “Io non mi arrendo” con Beppe Fiorello nei panni del coraggioso poliziotto Roberto Mancini (nella fiction Marco Giordano), il primo ad aver scoperto il traffico di rifiuti nella terra dei fuochi.
{module Pubblicità dentro articolo}
La scorsa puntata, si è conclusa con la morte di Vincenzino ed una discussione tra l’avvocato Russo e l’Ispettore Marco Giordano, mentre Maria stava avendo dei problemi con la gravidanza.
La seconda puntata inizia proprio con Giordano che si fa largo nel traffico per accompagnare la moglie in ospedale, la bambina sta per nascere e si chiamerà Martina. Ma dopo questo momento iniziale di felicità, si torna subito alle questioni di mafia. Scopriamo che durante il colloquio della sera precedente, l’avvocato Russo si stava accordando con le famiglie mafiose locali per decidere quali terreni utilizzare come discariche dei rifiuti tossici. Non tutte le famiglie però sono d’accordo, e ricominciano le guerre tra clan, soprattutto tra la famiglia Aiello e la famiglia Bomarico. A decidere di collaborare con la polizia è il boss Aiello, che mostra all’ispettore tutte le terre inquinate, facendo nomi e cognomi delle persone coinvolte nel traffico dei rifiuti ed è pronto a ripeterli anche davanti ad un magistrato.
E mentre Giordano lavora al caso, iniziano le prime minacce alla sua famiglia, nel mezzo della notte, Maria, viene infatti svegliata più di una volta dallo squillo del telefono di casa, ma dall’altra parte non risponde nessuno.
Arriviamo al momento dell’interrogatorio, il boss, come promesso, inizia a collaborare con la giustizia. Si scopre che sui terreni sono stati scaricati rifiuti di ogni genere, anche radioattivi, e che insieme ai clan, nel traffico dei rifiuti, sono coinvolti anche molti politici. Tutta la storia è un continuo flashback, in cui un Marco Giordano già malato, racconta le sue indagini ad un giovane collaboratore. L’ispettore cerca anche di parlare con i cittadini, tutti sanno, ma nessuno vuole denunciare. E continuano le minacce all’ispettore, che trova sulla sua macchina una corona di fiori.
Alla situazione già abbastanza complicata si aggiunge una notizia ancora più difficile da accettare, Giordano si accorge di avere i linfonodi ingrossati e corre dal medico che spaventato gli fa fare una biopsia. I risultati, purtroppo, sono devastanti: Giordano ha un cancro, causato proprio dall’esposizione ai materiali tossici di cui indaga.
Il poliziotto riesce finalmente ad intercettare le conversazioni tra l’avvocato e Don Antonio, si parla anche di scorie nucleari che arrivano dalla Germania. Con la squadra, l’ispettore riesce a bloccare il camion proveniente dalla Germania, contenente più di cento barili di materiale radioattivo. La scoperta, porta all’arresto di alcuni delinquenti ma Marco vuole incastrare l’avvocato Russo. La malattia però lo destabilizza e anche al lavoro l’ispettore si sente male più volte. E quando l’indagine sembra essere quasi conclusa, l’ispettore scopre che i due magistrati Fusco e Manfredi, che stavano seguendo l’indagine, sono stati sollevati dall’incarico e trasferiti a Catanzaro, più di una persona cerca di mettergli il bastone tra le ruote. Intanto, il traffico di rifiuti continua e le discariche iniziano ad essere piene, così i rifiuti iniziano ad essere bruciati.
Il tempo scorre veloce e ci ritroviamo molti anni dopo, Martina è cresciuta, Giordano è a Roma e sembra non occuparsi più del caso, continua anche la sua lotta contro il cancro. In questa seconda parte, la malattia e il dolore prendono il sopravvento e si mettono in risalto anche le complicazioni che causa a livello famigliare. Mentre Maria cerca di essere forte, la piccola Martina non riesce ad accettare la malattia del padre e anche Giordano passa momenti bui in cui non si alza dal letto per giorni. L’ispettore Giordano non lavora più al caso dei rifiuti tossici ma continua a prendere molto seriamente i suoi casi. Si ritrova anche nel mezzo di una rapina a mano armata e decide di offrirsi come ostaggio per salvare gli altri ma la sua mente è sempre a Casale Campano. I ricordi riaffiorano quando sul giornale, l’ispettore legge di una scuola inaugurata dall’avvocato Russo. Ma vengono mostrati anche i primi segni di ribellione da parte dei cittadini, che vedono morire i propri figli a causa delle sostanze tossiche presenti nell’aria, nella terra, nell’acqua. Ed è proprio la madre di Vincenzino a farsi portavoce di tutte le madri che hanno perso un figlio.
In un altro commissariato intanto, un giovane magistrato, ritrova dei vecchi faldoni, si tratta proprio dell’indagine di Marco Giordano. Il magistrato, decide di contattare l’ispettore e di riaprire il caso. Ma Giordano ha bisogno di tutti i suoi colleghi, scopriamo che Lucio è su una sedia a rotelle, Michele e Rino, sono ancora in polizia, per incastrare Russo c’è bisogno di tutti. Con brevi immagini, viene ripercorsa tutta l’inchiesta, i testimoni vengono riascoltati come anche i nastri con le vecchie registrazioni. E’ una corsa contro il tempo, soprattutto per l’ispettore, ma alla fine l’inchiesta riesce ad andare in porto, l’avvocato Russo viene arrestato come anche Bomarico e gli altri coinvolti, Roberto Mancini (il vero nome del poliziotto), non è riuscito però ad assistere a questa vittoria.
Questa sera va in onda la seconda puntata della miniserie Io non mi arrendo. L’appuntamento è su Rai1 in prime time. Nel ruolo del protagonista c’è Beppe Fiorello che interpreta Marco Giordano un poliziotto coraggioso che ha indagato per decenni sui rifiuti tossici della Terra dei Fuochi, in Campania. Giordano è ispirato alla figura di Roberto Mancini, realmente esistito e deceduto per una terribile forma tumorale contratta a seguito dell’esposizione a sostanze tossiche proprio nella zona della Terra dei Fuochi.
Accade ogni volta che Rai1 pretende di portare in video storie vere edificanti e portatrici di messaggi positivi. Accade che le buone intenzioni si frantumino scontrandosi con una sceneggiatura fragile, scontata, minimalista, riduttiva. Una sceneggiatura che non ha documentato compiutamente, almeno nella prima puntata, la realtà drammatica al centro del racconto.
Andrà in onda su Raiuno in prima serata la miniserie dal titolo “Io non mi arrendo“, interpretata da Beppe Fiorello nel ruolo del protagonista. L’appuntamento è per le due serate del 15 e del 16 febbraio subito a ridosso della conclusione del Festival di Sanremo.
La prima miniserie che vedremo nel mese di febbraio su Rai 1 è Luisa Spagnoli in onda il 2 e 3 febbraio come vi abbiamo già anticipato. Successivamente l’8 febbraio Rai 1 trasmette in prima serata il tv movie “Il Sindaco pescatore“. Il 15 e il 16 febbraio è la volta di “Io non mi arrendo“. Dulcis in fundo dal 22 febbraio torna Il commissario Montalbano con due nuovi TV movie.
La notizia circola insistentemente negli ambienti vicini alla 66esima edizione del Festival della canzone italiana: Kasia Smutniak potrebbe essere tra gli ospiti che saliranno sul palcoscenico del teatro Ariston.
21 puntate in cui i protagonisti del cinema italiano si raccontano attraverso la cucina. È questo Ricette e ritratti d’attore, format di 21 puntate che sarà online a partire da oggi sul canale Rai Cinema della piattaforma video di Condé Nast www.cnlive.it. Prodotto da Rai Cinema e Cannizzo Produzioni, distribuito all’estero da Rai Com con sottotoli in inglese, di Ricette e ritratti d’attore è prevista una puntata al giorno, dal lunedì al venerdì fino al 23 dicembre.
Si è svolta oggi a Napoli la conferenza stampa di presentazione di “Camerini”. Il programma, alla seconda edizione, sarà trasmesso da Sky Arte HD a partire da venerdì 26 giugno alle 20.30. A condurlo l’attore e regista teatrale Marco Baliani. Otto le puntate previste.