E’ l’unico personaggio che riesce a stare ogni giorno in tv senza avere un suo programma. Onnipresente su tutte le reti, grazie ad un’azienda di telefonia mobile di cui è testimonial, Fiorello è riuscito a trasformare la sua immagine in un un vero e proprio marchio di sicuro gradimento, un brand made in Italy che spazia su tutti i mezzi di comunicazione. Compresi i social network di cui conosce molto bene le potenzialità. Twitter, in particolare, ha contribuito massicciamente al successo del suo ultimo show #ilpiùgrandespettacolodopoilweekend andato in onda a novembre 2011.
La “critica televisiva” dovrebbe essere l’attenta e dettagliata analisi di un prodotto tv, con la presentazione dei contenuti e la valutazione degli stessi. Il verbo “criticare” viene dal greco antico e significa scegliere, selezionare, distinguere. Per cui scrivere un pezzo di critica su un qualsiasi evento televisivo, è operazione che dovrebbe innanzitutto inquadrare il programma nel generale contesto del piccolo schermo. Poi bisogna separare, a parere del critico, i segmenti che funzionano da quelli meno efficaci, spiegando per entrambi i motivi, e successivamente fornire delle indicazioni su come migliorare la qualità.
I bambini sono sempre più protagonisti della tv dei grandi. Non bastavano trasmissioni in prima serata come Ti lascio una canzone, recentemente al centro di polemiche, per la severità della gara canora, adesso i principali programmi della tv generalista si sono lanciati, famelici e assetatati di audience, sulla vicenda del bambino di Cittadella prelevato dalla scuola dalle forze dell’ordine. Una storia che ha colpito in maniera drammatica tutti ma che purtroppo, è stata, ed è ancora, strumentalizzata ferocemente dai mass media.