Da Capri a Milano, il viaggio tanto breve non è. Sergio Assisi lo ha realizzato in tempi brevissimi. Appena chiuse le ossessive repliche estive del serial Capri, in onda il pomeriggio, su Rai1, accantonato il suo personaggio, eccolo arrivare nella capitale lombarda in tutt’altra veste. E’ infatti, Il commissario Nardone, procuratore aggiunto di Milano che divenne capo della squadra mobile prima e della Crimalpol dopo. Un napoletano trasferito al Nord che opera negli anni ’50 e che cercherà di svuotare la città dalla malavita organizzata. La fiction è ispirata al personaggio realmente esistito.
Teresa Mannino è approdata alla prima serata de La7. Il mercoledì in prime time propone Se stasera sono qui, una sorta di one woman show in cui la padrona di casa, come tradizione in tali programmi, si circonda di ospiti. Durante la prima puntata ha calato subito l’asso nella manica, Renzo Arbore, che ha parlato della sua passione per il jazz. Altro momento di rilievo il monologo di Cinzia Leone sulla precarietà del lavoro:ironico, commovente, attuale. Tutto il resto si perde nella carenza di contenuti comici e in un certo imbarazzo della Mannino che non è riuscita a coordinare i vari segmenti della trasmissione.
Immaginavamo un genere a metà strada tra la soap opera e il western, con più o meno espliciti ammiccamenti all’erotismo. Avevamo intuito che Retequattro contasse su questo prodotto. Ma le aspettative della vigilia, purtroppo, sono venute meno cin la messa in onda. Tierra De Lobos, sottotitolo L’amore e il coraggio, la nuova telenovela di Retequattro, ha deluso subito gli spettatori. Innanzitutto perchè è subito apparsa un miscuglio di generi, il rosa, il feuilleton, la soap opera, il western. Poi perchè evoca le prime melense televovele brasiliane alla Cyranda De Pedra. E infatti le sceneggiature sono strutturate secondo schemi vecchi di almeno una quindicina d’anni e neppure una robusta iniezione di moderno erotismo è riuscita a svecchiarle.
Spostata su Retequattro dove è in onda da lunedì 27 agosto, e affidata alla conduzione di Paolo Del Debbio, Quinta colonna, fa di tutto per sopravvivere e distinguersi dall’edizione estiva andata in onda su Canale 5 con Salvo Sottile. L’esperienza di Sottile si è rivelata molto al di sotto delle aspettative d’ascolto. E ora Del Debbio tenta l’operazione recupero per ridare una verginità al talk show.
Italia1 tiene ben custodito il suo Mistero. Da alcuni anni la trasmissione dal titolo Mistero, va in onda, in prima serata ,sulla giovane rete Mediaset. Quest’anno la conduzione è affidata a Paola Barale che ha ereditato il testimone dal compagno Raz Degan. La struttura del programma mira a catturare la curiosità del pubblico attraverso storie, vicende, racconti di persone che sono state, in qualche modo, protagoniste di eventi singolari e eccezionali. Su tutto aleggiano atmosfere paranormali, esoteriche, e richiami allo spiritismo.
L’impresa è di quelle mastodontiche: ricostruire sul piccolo schermo i tre anni impiegati per la realizzazione del Titanic, coinvolgendo nella sceneggiatura la storia delle famiglie di operai e tecnici. Insomma un progetto corale, la fotografia animata di un’epoca dal 1909 al 1912 con tutti i problemi legati a quel periodo. Questa l’intenzione della coproduzione internazionale Titanic, sottotitolo Nascita di una leggenda, realizzata per Rai1 dalla casa di produzione Dap Italia. La serie, in sei puntate, sta andando in onda sulla prima rete e tra gli attori italiani ci sono Massimo Ghini e Alessandra Mastronardi nei ruoli di padre e figlia.
Antonella Clerici torna prepotantemente alla ribalta con il programma del sabato sera E’ stato solo un flirt e rafforza il suo potere restando saldamente ancorata a La Prova del Cuoco. Una signora che da anni si dibatte tra cucina e salotto, tra gli odori delle pentole scoperchiate e i profumi più sofisticati. Indossa indifferentemente il grembiulone e l’abito da sera, dando la sensazione della casalinga che si concede qualche uscita elegante.
Il rischio del remake, cinematografico o televisivo, è sempre il confronto con il prodotto originale e con l’interpretazione degli attori storici entrati nell’immaginario del pubblico. E’ accaduto frequentemente nella fiction generalista. In ordine di tempo, l’ultimo remake è la serie di Raiuno ispirata a Nero Wolfe, il famoso detectice nato dall’immaginazione di Rex Stout, fertile scrittore statunitense. Nella tv in bianco e nero ad impersonare Wolfe era l’indimenticabile Tino Buazzelli, mentre il suo fido assistente e segretario aveva il volto di un giovane e bravo Paolo Ferrari. Nella serie attuale, i due personaggi sono interpretati rispettivamente da Francesco Pannofino e Pietro Sermonti.
Canale 5 si è lanciato nel genere soap opera prodotto in casa per la prima serata.Con questo fine è arrivato in video il lungo feuilleton Le tre rose di Eva, interpretato da molti attori provenienti proprio dal genere soap. Anna Safroncik, la protagonista, è una delle attrici della tele-novelistica made in Mediaset. Interpreta Aurora, giovane donna accusata ingiustamente dell’omicidio del padre del suo fidanzato. Per questo delitto trascorre otto anni in carcere. E, dopo un così lungo isolamento, eccola uscire dalle patrie prigioni fresca come una…rosa. Come se il tempo non avesse intaccato il suo fisico e la volontà di riprendersi la sua vita. Ma soprattutto lascia il carcere truccata di tutto punto.
E’ ancora riservato alle donne il sabato sera di Raiuno e Canale 5. E di nuovo è tornata la sfida tra Milly Carlucci e Maria De Filippi. Con una fondamentale differenza: la Carlucci è al timone di un progetto che ricalca pedissequamente Ballando con le stelle e quindi appare usurata dalla notevole permanenza in video. Maria De Filippi, lasciato alle spalle Itala’s got talent, torna al suo talent per eccellenza, Amici, di cui ripropone la nuova edizione.