Lunedì 21 luglio è andata in scena la prima sfida negli ascolti fra Reazione a Catena e Sarabanda. Sulla rete ammiraglia Mediaset, infatti, ha debuttato il nuovo game show guidato da Enrico Papi.
Sarabanda Reazione a catena ascolti, il dato del storico format del Biscione
Il risultato in termini di ascolti della prima sfida fra Sarabanda e Reazione a Catena è una netta vittoria del programma di Rai 1.
Analizzando il risultato del format di Enrico Papi emerge che l’anteprima, ovvero i primi quindici minuti di show, ha divertito 1,8 milioni di telespettatori con una share del 20,7%. Nella parte vera e propria di programma, invece, il format ha avuto un leggero calo di share al 19,3%, con 2,2 milioni di persone appassionate.
Spostando l’attenzione su Reazione a Catena, la trasmissione di Pino Insegno ha segnato un trend opposto. Nella prima parte, quella dedicata all’inizio della sfida, la share si è fermata al 19,4%, con 1,9 milioni di italiani divertiti. Nella parte clou del gioco, fra L’intesa vincente e L’ultima catena, la share è salita al 24,1% con poco meno di 3 milioni di spettatori.
Il paragone rispetto ai dati dello scorso lunedì
Rispetto allo scorso lunedì, per Canale 5 si tratta comunque di un ottimo balzo in avanti. Le repliche di Caduta Libera con Gerry Scotti, il 14 luglio, avevano ottenuto il 13,9% ed il 15,9% nella prima e nella seconda parte. Con l’inedita prima puntata di Sarabanda, il preserale dell’ammiraglia del Biscione registra un balzo di quasi il 7% nella prima parte e del 3,5% nella seconda.
Nonostante la forte crescita della concorrenza, Reazione a Catena regge, anche se ha registrato un lieve calo. Sette giorni fa, infatti, l’anteprima era al 22,6% (+3,2 punti percentuali rispetto a ieri), mentre il gioco vero e proprio al 25,6% (+1,5 punti percentuali).
Sarabanda Reazione a catena ascolti, un debutto con qualche perplessità
Il debutto di Sarabanda, nel preserale di Canale 5, ha lasciato qualche perplessità. Il format, nel complesso, conferma la propria forza, ma la prima parte di sfida è risultata essere un po’ troppo lenta e poco scorrevole, forse leggermente appesantita da un Enrico Papi molto più istituzionale (anche nel look) rispetto al presentatore spigliato visto fino a poche ore prima su Italia 1 nella versione celebrity.
Con il passare dei minuti, l’emozione (comprensibile) di concorrenti e conduttore ha iniziato a scemare e il gioco, entrando nelle fasi più calde, ha ingranato ed è divenuto più appassionante, fino al sempre piacevole 7×30. Molto bello lo studio e la scenografia, così come è apprezzabile la presenza della band, che andrebbe maggiormente coinvolta nella prima parte.