Cultura - programmi culturali in TV
Per un pugno di libri 1 febbraio – si confrontano Brescia e Orvieto
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Per un Pugno di libri torna con la puntata del 1 febbraio. Il book – game della terza rete di viale Mazzini, è in onda oggi, sabato alle 18.00. La conduzione è affidata a Geppy Cucciari. Accanto alla padrona di casa la storica presenza di Piero Dorfles, scrittore e letterato che, nel 2018 ha pubblicato il libro “Le palline di zucchero della fata Turchina. Indagine su Pinocchio”.
Per un pugno di libri 1 febbraio – si confrontano Brescia e Orvieto
Nella puntata odierna di Per un pugno di libri, la Cucciari e Dorfles ospitano il Liceo Scientifico “Nicolò Copernico” di Brescia (BS) e il Liceo Classico “Filippo A. Gualterio” di Orvieto (TR).
Le due classi si confrontano su uno dei testi più rivoluzionari del teatro del Novecento, Aspettando Godot, dello scrittore irlandese Samuel Beckett, pubblicato nel 1952.
In palio, come sempre, non soldi, ma libri il cui numero aumenta con le risposte esatte. E poi c’è la possibilità di accedere alla finale per le due classi meglio classificate nel corso del programma. Geppi Cucciari con il professor Piero Dorfles, cerca di sdrammatizzare l’atmosfera ma di incentivare l’interesse e la curiosità soprattutto dei giovani.
Per un pugno di libri – trama di Aspettando Godot
Aspettando Godot è un’opera senza una vera trama in cui i personaggi, Vladimir ed Estragone, vivono un’esistenza di riempimento nella vana attesa di Godot. Tutti lo attendono pur sapendo che non arriverà mai.
Il dramma è associato al cosiddetto teatro dell’assurdo ed è costruito intorno alla condizione dell’attesa. Aspettando Godot venne scritto verso la fine degli anni quaranta e pubblicato in lingua francese nel 1952, dopo la seconda guerra mondiale, in un’epoca post-atomica.
La prima rappresentazione si tenne a Parigi nel 1953 al Théâtre de Babylone sotto la regia di Roger Blin, che per l’occasione rivestì anche il ruolo di Pozzo. Nel 1954, Beckett – autore irlandese di nascita – tradusse l’opera in inglese.
Un lavoro attualissimo, questo di Samuel Beckett, che parla dell’assurdità della vita, del suo nonsenso, dell’assenza di valori e di punti di riferimento e della solitudine dell’uomo moderno.
Come prenotarsi per giocare al game book
Chiamando il numero 06.45789090 sarà possibile prenotarsi al gioco telefonico che mette alla prova i telespettatori che vorranno indovinare quale titolo si cela dietro una bizzarra definizione.
Il programma è fruibile anche su RaiPlay.
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Sentieri, dal 1° aprile su Rai 1 alla scoperta dei sentieri italiani
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Sabato 1° aprile, dalle ore 14:00 su Rai 1, è prevista la messa in onda del primo appuntamento di Sentieri. Il programma, come di consueto, è fruibile anche in streaming e on demand dal sito di Rai Play.
Sentieri, protagonisti i sentieri delle montagne del nostro paese
Sentieri, dopo il breve debutto della scorsa estate, torna in programmazione sulla rete ammiraglia della TV di Stato. Lo show appartiene al filone delle produzioni on the road: le telecamere, infatti, girano in lungo e in largo l’Italia per mostrare le sue innumerevoli bellezze.
Il filo conduttore di ogni episodio è la montagna. A differenza di ciò che avviene in altre trasmissioni (come, ad esempio, Linea Bianca), il focus è proposto sui numerosi percorsi che scandiscono le nostre ime montuose.
La volontà della Rai è quella di dare risalto ai tanti luoghi che, pur bellissimi, sono poco noti e di conseguenza poco conosciuti e visitati. Ad oggi non state comunicate le location che ospitano la produzione. Nella prima stagione i conduttori si sono recati in varie regioni italiane, tra cui la Sicilia, la Puglia e il Piemonte.
Salvo ulteriori cambiamenti di palinsesto, la prossima edizione di Sentieri è composta da sette puntate inedite.
Chi sono i conduttori
Ma chi sono i conduttori di Sentieri? In primis il pubblico ritrova Lino Zani, alpinista e maestro di sci che, in passato, ha scalato alcune delle vette più alte del mondo. In televisione ha lavorato nel cast produttivo di vari format con al centro le montagne, come ad esempio Linea Bianca.
Da quest’ultimo, poi, arriva a Sentieri anche Giulia Capocchi. La conduttrice guida la produzione al fianco di Massimiliano Ossini e ha alle spalle un’importante carriera, iniziata nel 2008 grazie a Miss Italia. Successivamente ha presenziato in qualità di inviata per talk show popolari della Rai, tra cui La Vita in Diretta.
Terza e ultima conduttrice, infine, è Margherita Granbassi. Dopo una vita da schermitrice (grazie alla quale ha ottenuto due medaglie olimpiche), nel 2008 esordisce come giornalista e conduttrice affiancando Michele Santoro ad Annozero. Da quel momento ha guidato altre trasmissioni come Super 8 e Sirene, fino al suo arrivo nello scorso anno a Sentieri.
Sentieri, i consigli di Gian Luca Gasca
In ogni episodio di Sentieri sono previsti i preziosi interventi di Gian Luca Gasca. Scrittore e reporter, è un grande conoscitore della montagna, a cui ha dedicato ben quattro libri. Attraverso le sue parole, lo show intende divulgare le più importanti norme comportamentali necessarie per vivere in piena sicurezza l’ambiente montano.
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Linea Verde 19 marzo, Peppone e Beppe Convertini alla scoperta della Sardegna
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Domenica 19 marzo, dalle ore 12:20 su Rai 1, è prevista la messa in onda di un nuovo appuntamento con Linea Verde. Il programma, come di consueto, è condotto da Beppe Convertini e Peppone Calabrese. La puntata è fruibile anche in diretta streaming e on demand dal sito di Rai Play.
Linea Verde 19 marzo, gli aspetti meno conosciuti della Sardegna
A Linea Verde del 19 marzo è visitata la Sardegna. Con l’avvicinarsi della primavera e (soprattutto) dell’estate, la regione diventa la meta preferita per centinaia di migliaia di turisti, sia italiani che internazionali. L’obiettivo dei conduttori, però, è quello di raccontare la vita nell’isola durante i mesi invernali, quando il territorio è popolato solo dagli abitanti locali.
Il viaggio di Linea Verde del 19 marzo ha come protagonista il golfo dell’Asinara. Con questo nome ci si riferisce all’isolotto situato ad ovest delle coste sarde, contraddistinto per la presenza un Parco nazionale e di un carcere.
Sul golfo dell’Asinara si affacciano vari borghi, tra cui Castelsardo, Porto Torres, Sorso e Stintino.
Gli antichi mestieri
Durante Linea Verde del 19 marzo i conduttori incontrano alcune persone del posto. Queste, tra mille difficoltà, lavorano tutti i giorni per custodire con amore e determinazione le antiche tradizioni. Sono molti i mestieri del passato che sono ancora oggi praticati, seppur con l’introduzione di innovazioni e modernizzazioni. È il caso della pastorizia, attività profondamente cambiata negli ultimi decenni.
Un focus, poi, è proposto sulla pesca e sulla raccolta di ricci marini. Varie associazioni ambientaliste hanno lanciato l’allarme, assicurando che la specie è a rischio estinzione dai mari della Sardegna.
Linea Verde 19 marzo, l’antico altare prenuragico
Nel corso di Linea Verde del 19 marzo, però, non è trascurata la storia del territorio sardo. Convertini e Peppone scoprono l’antico altare prenuragico, un unicum in tutto il Mediterraneo occidentale. Per secoli ha avuto un’importante funzione religiosa e, qui, si recavano le civiltà del tempo per compiere i riti legati alla fertilità.
I conduttori, a Linea Verde, incontrano uno dei gruppi pop agropastorale più importante della Sardegna. Stiamo parlando degli Istentales, che in carriera hanno duettato con artisti come Elio, i Nomadi e i Modena City Ramblers.
Come di consueto, nella puntata ci sono riferimenti al settore agroalimentare. Si parla di vini, grazie all’antica tradizione di prodotti come il Vermentino e il Cannonau. Infine è approfondito il carciofo spinoso, coltivato nel territorio sardo sin dall’epoca dei Fenici e che oggi vanta il marchio di Denominazione d’Origine Protetta.
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Paesi che vai 19 marzo, tappa e itinerario: i monumenti di Cagliari
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Domenica 19 marzo, dalle ore 09:40 su Rai 1, è prevista la messa in onda di un nuovo appuntamento con Paesi che vai. Il programma è condotto da Livio Leonardi ed è fruibile in diretta streaming e on demand dal sito di Rai Play.
Paesi che vai 19 marzo, la città di Cagliari
Paesi che vai del 19 marzo è ambientato interamente a Cagliari. La città, capoluogo della Sardegna, conta poco più di 154 mila abitanti ed è ricca di storia e di monumenti. Tra questi c’è il Bastione di Saint Remy, dal quale parte il viaggio di Livio Leonardi. Costruito a cavallo tra il 1800 e il 1900, è alto circa 24 metri ed è intitolato a Filippo Guglielmo Pallavicino, primo viceré di Sardegna.
Nel 1943, durante la seconda guerra mondiale, il sito ha subito dei gravi danni in seguito ai bombardamenti. Dopo lunghi lavori di restauro ha riaperto i battenti nel 1958. La storia del Bastione è raccontata a Paesi che vai del 19 marzo, che ricostruire le atmosfere del passato anche grazie alla presenza di personaggi in costume d’epoca.
Dal Castello di San Michele alla Cattedrale di Santa Maria
Durante Paesi che vai del 19 marzo ci si reca in altri luoghi simbolo di Cagliari. Non manca il Castello di San Michele, risalente al Medioevo e dal quale è possibile ammirare dall’alto tutta l’area cittadina. Spazio, poi, all’anfiteatro romano, risalente al I secolo d.C e che presentava una capienza di circa 10 mila persone, che potevano assistere alle lotte tra gladiatori.
Un focus è proposto sulla Cattedrale di Santa Maria, noto anche con il nome di Duomo di Cagliari. Con un’altezza di 32 metri e una lunghezza di 35, è tra i monumenti più rappresentativi della città.
A Paesi che vai è prevista una tappa al Palazzo Regio, antica residenza del rappresentate del Re e oggi adibito a sede della Prefettura. Il conduttore, inoltre, si reca nel moderno Palazzo Civico.
Paesi che vai 19 marzo, le bellezze naturalistiche e il Castello di Sanluri
Nel corso di Paesi che vai del 19 marzo, poi, Livio Leonardi si immerge nelle tante bellezze naturalistiche della zona di Cagliari. A tal proposito non può mancare il Poetto, principale spiaggia della città che si estende per circa 12 km e che, in estate, diventa meta di migliaia di turisti.
Infine, a Paesi che vai si fa visita a Sanluri, comune di circa 8 mila abitanti. Il centro è contraddistinto dalla presenza di un grande Castello, che oggi ospita il Museo risorgimentale Duca d’Aosta.
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