Lunedì 22 settembre alle 21.20 su Rai 3 torna Lo Stato delle Cose. È il programma di approfondimento condotto da Massimo Giletti. È giunto alla sua seconda, attesa stagione. Si presenta come un racconto fluido e contemporaneo. È capace di intrecciare politica, cronaca e società. Non si lega a un format rigido. Ma segue il ritmo imprevedibile della realtà.
Lo stato delle cose 22 settembre: un programma che evolve con la realtà
Lo Stato delle Cose si distingue per la sua struttura molto aperta. Infatti, è capace di adattarsi ai temi più urgenti del momento. Di conseguenza, Giletti guida il pubblico attraverso un racconto complesso. Un racconto, peraltro, che mescola sapientemente centro e periferia. E anche destra e sinistra. L’obiettivo, infatti, è quello di “sapere” e “capire”. Capire, in particolare, ciò che accade davvero nel nostro Paese.
La puntata del 22 settembre, inoltre, inaugura la nuova stagione con diversi elementi. Ci saranno, infatti:
- Testimonianze dirette e toccanti in studio
- Servizi giornalistici approfonditi e ricostruzioni accurate
- Dibattiti accesi tra ospiti con visioni opposte
Confronti e inchieste: il cuore del programma
Tornano, peraltro, i celebri “faccia a faccia”. Confronti, questi, tra Massimo Giletti e i protagonisti della politica. E anche della cultura italiana. Ogni confronto, quindi, sarà un’occasione importante. Un’occasione, infatti, per mettere alla prova le idee. Il tutto, peraltro, in un dialogo serrato ma sempre rispettoso.
In questa stagione, inoltre, ci sarà spazio anche per nuove, scottanti inchieste. Ci saranno, infatti:
- Le denunce coraggiose dei cittadini
- Reportage esclusivi direttamente dal territorio
- Indagini approfondite su temi di rilevanza nazionale
Tra gli ospiti della prima puntata, peraltro, sono attesi personaggi di spicco. Si parla, infatti, di Maria Elena Boschi e Roberto Vannacci. Inoltre, ci sarà un focus sul caso Garlasco. E anche un’inchiesta sulle infiltrazioni mafiose nel demanio statale.
Lo stato delle cose 22 settembre: una narrazione che coinvolge e orienta
Il programma è scritto da un team affiatato. Ci sono, infatti, Massimo Giletti, Emanuela Imparato ed Elisa Esposito. La scenografia, invece, è di Maurizio Zecchin. Mentre la regia, peraltro, è di Sabrina Busiello. La narrazione di Giletti, quindi, si conferma come una bussola. Una bussola, infatti, per orientarsi nel caos dell’attualità. Offre, peraltro, al pubblico strumenti preziosi. Strumenti, infatti, per informarsi e per riflettere in modo critico. In definitiva, Lo Stato delle Cose non è solo televisione. È, piuttosto, un esercizio di cittadinanza attiva. Un luogo, infatti, dove il racconto diventa vera e propria partecipazione.