Martedì 14 ottobre la Rai ha presentato, in conferenza stampa, la nuova edizione di Genitori che fare?. La trasmissione si incentra sul confronto fra generazioni: in studio, in ogni puntata, vi sono genitori, figli ed esperti del settore, per discutere in maniera aperta e costruttiva dei grandi temi della contemporaneità. Il ritorno in televisione è previsto domenica 19 ottobre, dalle 17:00 su Rai 2. Il format, dunque, cambia la rete di messa in onda, dopo un precedente ciclo di appuntamenti proposto su Rai 3.
Alla conferenza stampa di Genitori che fare? presenzia il conduttore Gianni Ippoliti. Con lui, c’è il Direttore Approfondimento Paolo Corsini.
Genitori che fare? conferenza stampa, le parole del Direttore Corsini
Inizia la conferenza stampa. Il primo a prendere la parola è il Direttore Paolo Corsini: “Il format è di approfondimento, interpreta alla perfezione la funzione del servizio pubblico. Si tratta di un talk show dedicato al rapporto genitori-figli, che sotto l’apparenza semplicità nasconde un’operazione culturale di grande interesse. Abbiamo tentato di restituire alla tv la funzione pedagogica: in un’epoca di frammentazione, con consigli estemporanei e modelli non sempre positivi, noi riportiamo al centro il dialogo. Esploriamo i temi principali, dalle dipendenze al disagio giovanile, senza essere ideologico o giudicante. Non vogliamo fornire risposte, ma creare domande condivise”.
Ancora il Direttore: “Ippoliti è un conduttore magistrale, ha uno stile unico. Lui gioca con la televisione, portando il suo sguardo ironico ma mai cinico, aggiungendo leggerezza a temi molto importanti. Non ci facciamo solerti illusioni di catturare, negli ascolti, il pubblico giovane. Però noi lanciamo un sasso nello stagno: d’altronde, i contenuti non si limitano alla tv, ma passano per i social e Rai Play“.
Le dichiarazioni di Gianni Ippoliti
La conferenza stampa di Genitori che fare? va avanti con Gianni Ippoliti: “Quando ho proposto il format all’allora Ad Giampaolo Rossi non sapevamo ancora in che genere inserire il programma. Oggi, quando accendiamo il cellulare, non vediamo altro se non notizie relative al disagio giovanile. Penso sia un programma che dovrebbe andare in onda tutto l’anno, perché l’escalation che riguarda i ragazzi è drammatica. Fortunatamente non abbiamo gli opinionisti: alle opinioni, noi preferiamo i contributi scientifici degli esperti, grazie ai quali, con parole semplici e comprensibili, diamo gli strumenti ai genitori per capire i figli e viceversa”.
Il conduttore: “Il nostro è un talk semplice, nel senso che vogliamo aiutare i genitori che ne hanno bisogno. Nella prima puntata parliamo del bullismo anche digitale e delle droghe sintetiche che sono sempre più facili da acquistare grazie ai cellulari. Nel corso della stagione ci concentreremo sulle varie tipologie di dipendenze, dal cibo ai social, passando per gli Hikikomori, che decidono di isolarsi dal mondo, chiudendosi in camera”.
Genitori che fare? conferenza stampa, le domande dei giornalisti
Nella conferenza stampa di Genitori che fare? c’è una domanda relativa al cambio di programmazione tv, con uno spostamento di rete di messa in onda. Risponde Corsini: “Sia per fascia oraria che per la tipologia di pubblico, Rai 2 ci è sembrata più adatta. Speriamo di intercettare una fascia maggiore di spettatori”.
Gianni Ippoliti, interrogato in merito, parla dei genitori moderni e delle loro difficoltà: “La scorsa settimana, in un bar, ho visto un bambino che aveva un gelato in mano ed era intento a guardare un cellulare, senza neanche parlare con la mamma. Il titolo del programma dice tutto: noi cerchiamo parlare sia ai figli, sia ai genitori”. Sul ruolo del cellulare aggiunge: “Quando sento parlare dei bulli, mi chiedo: nessuno prova ad integrarli, come avveniva in passato negli oratori o con i giochi di strada? Oggi è dato un sacco di spazio ad esempi negativi e per questo sono convinto che sia necessario parlare il più possibile. Noi, per realizzare il programma, cerchiamo di prendere gli spunti da internet o dalle persone. Se le chat di gruppo servono per trasmettere valori e notizie positive, allora ben vengano”.
Il conduttore svela che l’edizione al via domenica proseguirà fino a febbraio. Sugli opinionisti presenti in televisione, Corsini prova a glissare: “Ogni redazione cerca di trovare le persone migliori per parlare dei temi trattati“. Giunge al termine l’incontro.