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Tiziano Ferro garanzie dal governo per la musica, così l’artista a Che tempo che fa
Garanzie dal governo sono state chieste dall'artista nella puntata di Che tempo che fa andata in onda domenica 11 aprile.

Garanzie dal governo sono state chieste dall'artista nella puntata di Che tempo che fa andata in onda domenica 11 aprile.
Tiziano Ferro è intervenuto domenica 12 aprile a Che tempo che fa e chiede garanzie dal governo per la musica. L’artista ha parlato, in collegamento, con Fabio Fazio esponendo il suo pensiero. E rendendosi portavoce di quanto oramai chiedono tutti a proposito della sopravvivenza del settore messo a dura prova dopo le regole per il contenimento del coronavirus.
Tiziano Ferro chiede garanzie dal governo per la musica
L’artista ha spiegato a Che tempo che fa in onda su Rai2
“I concerti ora sono formalmente in piedi perché i provvedimenti del governo ad oggi arrivano fino al 3 di maggio. Però io ho veramente bisogno di chiedere che si faccia chiarezza, che il governo ci dia delle risposte e anche si esponga e prenda una posizione per noi. Tutto questo perché in settimane così difficili per noi tutti, il mondo della musica ha veramente fatto vedere di cosa è capace. Però anche noi adesso ci meritiamo un minimo di attenzione e riconoscimento, come tutti gli ambienti lavorativi, ma io posso parlare solo per il mio”.

L’impegno futuro
E, per quanto riguarda il futuro, Tiziano Ferro ha continuato:
“Faremo ancora e abbiamo fatto sempre tanto per le situazioni di crisi, non solo a livello di intrattenimento e di umore, ma anche a livello economico. Infatti abbiamo donato personalmente e abbiamo raccolto. Si viene da noi, musicisti, per chiedere aiuto e noi lo facciamo sempre volentieri. Ma in questo momento abbiamo bisogno di una risposta, non per me, ma per chi ancora oggi continua a comprare biglietti. Penso al quasi mezzo milione di persone che ha comprato biglietti per i miei concerti. Penso alle persone che lavorano sul palco e dietro al palco”.
Tiziano Ferro ha concluso:
“Questa estate abbiamo diritto di sapere se si possono o no fare concerti, perché noi siamo bloccati. Questo per tutelare il pubblico e i lavoratori più fragili, per capire come ripartire, abbiamo bisogno di risposte perché ad oggi tecnicamente noi non possiamo fare nulla”.
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