Giovedì 3 luglio, La7 ha presentato i palinsesti per la stagione 2025-2026. Alla conferenza stampa, per annunciare tutte le novità della prossima stagione, dovrebbe presenziare il patron Urbano Cairo. Con lui, spazio al direttore Andrea Salerno, che dovrebbe snocciolare l’intera programmazione della rete.
La7 palinsesti 2025-2026, le parole di Cairo
Inizia la presentazione dei palinsesti 2025-2026 di La7. Prende la parola Urbano Cairo: “Siamo soddisfatti, l’obiettivo è mantenere l’identità di rete. Da noi c’è libertà totale e questo ci permette di avere credibilità di fronte al pubblico. Per noi, inserire delle novità nelle prime serate è stato abbastanza complesso, stiamo pensando di fare qualcosa la domenica, mentre negli altri slot le cose vanno decisamente bene“.
Ancora Cairo: “Per quanto riguarda il programma prima del telegiornale, Insinna ha fatto un buon lavoro ma il genere game show non è in linea con le richieste del nostro pubblico. Per questo, in autunno ci fermiamo e stiamo ragionando sulle possibili soluzioni. Il nostro è un work in progress. Il resto del palinsesto è confermato, abbiamo rinnovato il contratto, fra gli altri, di Aldo Cazzullo, di Diego Bianchi, di Massimo Gramellini, di Corrado Augias, di Lilli Gruber e di Corrado Formigli”.
Urbano Cairo sulle novità: “La prima è un programma in quattro puntate con in cattedra Nicola Gratteri. Si intitola Lezioni di mafie e si svolge in una scuola con degli studenti. Roberto Saviano, invece, è il presentatore di un nuovo format in sei puntate dedicato sempre alla mafia e chiamato La Giusta Distanza. Ci sono anche degli speciali di Ezio Mauro, uno su Papa Francesco e l’altro su Vladimir Putin“. Cairo annuncia un’altra conferenza stampa, dedicata esclusivamente su La7D e prevista prossimamente.
Le domande dei giornalisti
L’incontro dedicato alla presentazione dei palinsesti 2025-2026 di La7 prosegue con le domande dei giornalisti. Cairo sull’assenza della cronaca nera dalla propria programmazione: “Abbiamo provato qualche volta a trattare tali argomenti, prima con Salvo Sottile poi con Luca Telese. Erano dei programmi ben fatti, ma i risultati di ascolto non erano all’altezza. Prima di fare un terzo tentativo voglio pensarci molto bene“.
Il patron procede: “Noi siamo liberi ed indipendenti, con professionisti di qualità, che invitano esponenti di tutti i partiti. Non siamo una rete di opposizione, noi invitiamo tutti e l’abbiamo sempre fatto, con tutti i governi. Ed infatti ho ricevuto chiamate praticamente da tutti, forse tranne da Gentiloni. L’andamento della pubblicità è positivo, nel primo semestre siamo a poco più di 5 milioni e 100 mila euro di ricavi e stiamo crescendo anche nella parte online“.
Sul futuro di Enrico Mentana è certo: “È felice di rimanere a La7. Io ho grande rispetto di tutti i giornalisti del mio gruppo, quando sono arrivato a La7 c’erano appena 100 giornalisti e ingenti perdite economiche. Ho subito lavorato per risanare l’azienda, oggi gli ascolti stanno crescendo e i giornalisti assunti sono aumentati”.
In merito alla fascia del preserale, Cairo afferma: “Avremo Grantchester, un telefilm che ha ottenuto ottimo successo nel Regno Unito e che prenderà il posto di Famiglia d’Italia“. Salerno chiarisce: “Spero di riuscire a portare, il prima possibile, un nuovo format in quella fascia oraria“.
La7 palinsesti 2025-2026, le altre dichiarazioni
Continua la conferenza stampa dei palinsesti 2025-2026 di La7. Ancora su Mentana: “Il suo contratto scade nel dicembre del 2026. Sarei felicissimo se Mentana facesse un ragionamento legato ad un prolungamento del contratto, è un talento assoluto ed averlo con noi è un onore e un privilegio“. In merito alle polemiche su Report, Cairo sottolinea: “Non mi esprimo sui professionisti degli altri gruppi. Report è senz’altro un programma di qualità”.
Andrea Salerno dichiara: “Pinuccio curerà Prove di inchieste, programma in otto puntate, in seconda serata, contenenti delle inchieste realizzate con taglio ironico. Non so se proseguirà ancora il suo impegno a Striscia la Notizia!. Il programma di Saviano non sarà ambientato in uno studio, siamo già a lavoro con le riprese e sta andando tutto bene. Abbiamo preso tutte le accortezze del caso per fargli correre meno rischi possibili”.
Riprende il microfono Urbano Cairo: “Noi facciamo servizio pubblico e reputerei giusto se La7 ricevesse anche solo una parte piccola di canone. Federico Rampini ha fatto con noi poche puntate, non vedo problemi se va a Mediaset, anzi gli auguro un in bocca al lupo. A me piacerebbe proporre più sport, ma i prezzi dei diritti sono troppo alti e si pone un problema di compatibilità con i palinsesti che già abbiamo. L’unica cosa a cui penso è un format di parole, ma per il momento non abbiamo concretizzato nulla. Un format Rai che vorrei? Ci sono vari programmi ben fatti, su tutti Chi l’ha visto?, ma noi siamo contenti della nostra offerta. Ospitare su La7 eventi di musica? Ci stiamo ragionando”.
Rispondendo alla domanda di Marida Caterini, Cairo dichiara: “Un personaggio dell’informazione che vorrei avere a La7? Penso di avere già il meglio”. Poi aggiunge: “Non abbiamo un contratto diretto o indiretto con Flavio Insinna, ma c’è stima e dialogo“. Giunge al termine l’incontro.