Conduttore, talent scout, inventore della televisione moderna. Ogni definizione non è sufficiente per descrivere l’impatto che Pippo Baudo ha avuto sulla cultura italiana e di seguito ricordiamo cinque momenti cult della sua lunghissima carriera.
Pippo Baudo momenti cult, il tentato suicidio a Sanremo
La carriera di Pippo Baudo è legata indissolubilmente al Festival di Sanremo, che ha guidato per ben tredici edizioni. Fra i tanti episodi memorabili accaduti all’Ariston c’è quello avvenuto nella terza serata della kermesse nel 1995.
Un ragazzo di 38 anni, disoccupato, si è arrampicato nella balaustra del Teatro e ha minacciato di togliersi la vita, gettandosi di sotto. Baudo, mostrando sangue freddo ed una capacità unica di gestire gli imprevisti, ha deciso di raggiungere l’aspirante suicida, gli ha chiesto le motivazioni del suo gesto ed alla fine, dopo alcuni, interminabili minuti di terrore, è riuscito a sventare il peggio.
Nel corso degli anni si sono alternate voci ed indiscrezioni sulla veridicità di ciò che è accaduto, ma il momento è senz’altro entrato nella storia della televisione italiana.
La dura invettiva contro la mafia
Altro momento fondamentale della carriera di Pippo Baudo è quello avvenuto il 26 settembre del 1991. Il conduttore è ospite di una puntata speciale del Maurizio Costanzo Show, in onda in contemporanea con Samarcanda su Rai 3. La serata è dedicata alla lotta contro la mafia. Pochi giorni prima si è consumato il terribile delitto di Libero Grassi, imprenditore ucciso per aver rifiutato le richieste di estorsione.
Baudo, salito sul palco, lancia una dura invettiva contro la criminalità organizzata. Poche settimane più tardi, Cosa Nostra effettua un attentato dinamitardo contro Baudo, facendogli saltare in aria la villa di Santa Tecla, in Sicilia.
Il terzo momento cult risale al 2002. Ancora una volta, Pippo Baudo è il conduttore del Festival di Sanremo ed al suo fianco, in qualità di ospite, c’è Roberto Benigni. Il comico, che tre anni prima ha vinto il Premio Oscar per La Vita è Bella, è scatenato e pochi minuti dopo il suo ingresso sul palco si lancia verso Baudo, per cercare di toccarlo nelle parti intime. Il resto è storia, con il conduttore che, spettinato, guarda Benigni con un mix di divertimento e stupore.
Pippo Baudo momenti cult, la difficile edizione di Fantastico 7
Per il quarto momento cult della carriera di Pippo Baudo si rimane sul palco del Festival di Sanremo, ma si torna indietro nel tempo, al 1987. Il conduttore sta guidando la diretta della terza serata della kermesse quando, visibilmente emozionato, interrompe per qualche minuto la gara ed annuncia la morte di Claudio Villa, omaggiato con una lunghissima standing ovation.
Il quinto ed ultimo momento cult della carriera di Baudo coincide con l’intera edizione di Fantastico 7. Lo show è un enorme successo negli ascolti, ma pone il conduttore di fronte ad alcune, vibranti polemiche. La prima riguarda il monologo comico di Beppe Grillo, poi cacciato dalla Rai, che prese di mira i dirigenti del Partito Socialista Italiano.
La settimana seguente, al centro delle polemiche finisce il Trio, ovvero Machesini-Lopez-Solenghi. Insieme realizzano uno sketch contro l’Ayatollah Khomeini, scatenando la furia del governo iraniano ed innescando una crisi diplomatica risolta solamente dopo settimane. Tali episodi attirano, su Baudo, le critiche di importanti dirigenti dell’allora TV di Stato, tanto che il conduttore, da lì a poche settimane, annuncerà il clamoroso passaggio a Fininvest.