Recensioni
Fratelli di Crozza il ritorno, recensione dello show in onda sul Nove
Il ritorno di Fratelli di Crozza è avvenuto il 15 maggio 2020 e vi proponiamo la recensione. Dopo l’ultima puntata andata in onda il 6 marzo scorso, lo show del comico genovese era stato sospeso per l’emergenza Covid – 19. Il rientro nel palinsesto della rete free del digitale terrestre, ha mostrato immediatamente le differenze rispetto al passato. Nulla, per adesso, può essere come prima, neppure la satira di Crozza.
Fratelli di Crozza il ritorno, recensione
Ed infatti I Fratelli di Crozza hanno dimostrato immediatamente di aver subito una mutazione.Il comico genovese, innanzitutto, è apparso visibilmente emozionato. Non per essere ritornato in onda dopo due mesi, ma per la fatica di doversi confrontare con una realtà drammatica. L’emergenza pandemia che ha coinvolto l’Italia e il mondo, per adesso, non consente di guardare con certezza al futuro. Crozza si commuove, e mostra una debolezza inusitata, cade in qualche incertezza. Mostra qualche lato debole. Ma è giustificato dalla necessità di fare satira su tematiche drammatiche.
Canta per Milano, canta per gli infermieri e i medici. Poi va giù feroce su Lucio Fontana e Gallera: li immortala mentre estraggono numeretti da un contenitore. Sono i giornalieri resoconti dell’emergenza. Satira feroce che si inserisce in un contesto di morte e pandemia. Ma che rende al meglio quanto molti italiani hanno pensato.
I virologi, diventati le nuove star della tv, finiscono nel mirino di una satira che poteva essere più incisiva. Qui Crozza, pur intercettando il pensiero della maggioranza degli italiani, avrebbe potuto essere meno banale e proporre intuizioni meno semplicistiche. La litigiosità degli esperti medici è infatti, scontata ed è già stata presa troppe volte di mira. Da Crozza ci si attendeva una riflessione più approfondita.
Bene, invece la parodia, feroce, di Franco Locatelli, Presidente del Consiglio Superiore della Sanità.E’ stato fotografato con il suo linguaggio aulico, immortalato nella sua singolare personalità da gentleman distaccato, compassato e compreso nel sul ruolo.
Le altre parodie
Un’altra delle novità di Crozza, è la parodia di Irene Pivetti, indagata per un presunto traffico di mascherine.E’ certo la meno riuscita delle maschere proposte in questa “Fase 2” di Fratelli di Crozza edizione 2020. Sembra essere stata costruita troppo in fretta. Ha bisogno di alcuni aggiustamenti e ripensamenti, anche nei testi.
Come al solito le migliori performance sono risultate le maschere di Vincenzo De Luca, Governatore della Regione Campania e di Vittorio Feltri direttore di Libero. Due “cult crozziani” che il comico ripropone con frequenza, consapevole della loro forza comunicativa.
E’ stata una puntata difficile. Crozza si è confrontato con tematiche lontane dalla consuetudine della politica e dell’attualità. La satira sulla pandemia è, per adesso, una novità televisiva. Finora ha tenuto banco sul web. Ma questa è un’altra storia.
Recensioni
Matrimonio a prima vista, le puntate dell’8 marzo: cosa è successo, recensione
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Mercoledì 8 marzo, in prima serata su Real Time, debutta la decima stagione di Matrimonio a prima vista. Le puntate sono fruibili anche on demand dal sito di Discovery+. Abbiamo visto i primi due appuntamenti e qui di seguito , in anteprima, vi raccontiamo cosa succede.
Matrimonio a prima vista Italia 8 marzo, cosa succede nelle prime puntate
Nelle puntate di Matrimonio a prima vista dell’8 marzo inizia l’esperimento. Gli esperti Nadia Loffredi, Mario Abis ed Andrea Favaretto hanno scelto i sei single tra migliaia di candidati. I loro nomi sono Mattia, Matteo, Gennaro, Giulia, Irene e Simona.
Il primo episodio si basa esclusivamente sulla preparazione alle nozze. I partecipanti, infatti, apprendono di essere scelti per lo show solo due settimane prima del matrimonio. E così, nei 14 giorni antecedenti, scelgono gli abiti e comunicano alle famiglie la notizia. I tre uomini e le tre donne passano insieme i giorni prima della cerimonia, divenendo in questo modo amici.
Il momento delle nozze
L’esperimento di Matrimonio a prima vista entra nel vivo nel secondo appuntamento, quando si celebrano le nozze. Le spose raggiungono l’altare, dove ad aspettarle ci sono gli sposi. Una volta qui conoscono la persona con la quale devono celebrare l’unione. Al termine della cerimonia si svolge il book fotografico, che rappresenta per i novelli sposi la prima occasione per avere un momento di intimità. Subito dopo parte il banchetto nuziale. In tale contesto i protagonisti iniziano a conoscersi.
Matrimonio a prima vista Italia 8 marzo, la recensione
Gli episodi dell’8 marzo di Matrimonio a prima vista confermano l’assoluta forza del format. L’idea delle nozze al buio continua a destare grande curiosità. E questo non è assolutamente scontato se si considera che la trasmissione compie il decimo anno di età.
I concorrenti, ovviamente, contribuiscono al successo. E qui si apre un paradosso tutto interno al programma, che da una parte mira a creare delle coppie stabili e durature ma che, dall’altra, funziona a livello televisivo soprattutto quando in tali unioni si creano crepe e dissapori.
A tal proposito è bene tenere d’occhio Giulia e Mattia: la ragazza, durante il banchetto nuziale, ha confessato al neo sposo di avere dei problemi legati al contatto fisico. Fatto, questo, prontamente smentito dall’esperta e sessuologa Nadia Loffredi, che intervenendo fuori campo ha informato il pubblico che tale caratteristica non era stata comunicata in fase di casting.
In Matrimonio a prima vista di mercoledì 8 marzo è apprezzabile il tentativo di rendere maggiormente attuale la trasmissione. I tre esperti, infatti, hanno più volte incentrato l’attenzione sul rapporto che i single hanno con i social e con le app di incontri. Strumenti, questi, che rischiano di alimentare la tendenza del fermarsi alle apparenze iniziali, e cioè l’esatto opposto allo spirito fondante del programma.
Recensioni
Boomerissima, come è andato l’esordio su Rai 2: bene Marcuzzi, ma il format manca di originalità
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Martedì 10 gennaio ha fatto il suo esordio, su Rai 2, il tanto atteso Boomerissima. Il programma, più che per il format in sé, ha attirato molte attenzioni per il ritorno di Alessia Marcuzzi in tv e, soprattutto, in Rai.
Boomerissima Rai 2, Alessia Marcuzzi è il tassello che mancava nella TV di Stato
L’aspetto più positivo di Boomerissima su Rai 2 è proprio la già citata Alessia Marcuzzi. La conduttrice, finalmente, ha mostrato di essere una vera e propria show – woman. Nel corso della puntata ha recitato (come nel cameo, molto riuscito, con Fiorello), ballato, cantato e fatto da spalla ai vari ospiti. In questo senso, Marcuzzi rappresenta una boccata d’ossigeno per la Rai, offrendo una conduzione (almeno al femminile) che in quel di Viale Mazzini mancava da tempo.
Boomerissima su Rai 2, inoltre, ha rappresentato una liberazione per la conduttrice stessa, che dopo anni si è liberata dal fardello di essere il volto del trash dei principali reality show di Mediaset (prima il Grande Fratello, poi L’Isola dei Famosi). La conduttrice, insomma, si diverte e fa divertire e questo non può che giovare all’intero programma.
Anche la Rai ha il suo Ciao Darwin
Il grande problema di Boomerissima, però, è la mancanza di originalità. E questo è senza dubbio un limite per un format che è stato più volte presentato come una delle grandi novità della stagione. L’idea del confronto generazionale è oramai onnipresente in Rai e, onestamente, non sembra destare grande curiosità. A riprova di questo vi è il fatto che, proprio su Rai 2, vada in onda tutti i giorni BellaMa’, che divide boomer e millenials in due squadre che devono sfidarsi tra loro. Cambiano le prove, gli studi e i volti, ma la sostanza rimane la stessa.
Se l’idea, dunque, è trita e ritrita, non entusiasmano nemmeno le manche. Boomerissima, nel suo esordio su Rai 2, sembra una crasi tra diversi altri show più o meno celebri. Evidenti, in tal senso, sono i richiami a Ciao Darwin e Name That Thune, tanto per citarne solo due. La fragilità del format fa sì che in diverse parti della trasmissione lo scontro generazionale passi in secondo piano, quasi come se fosse un elemento marginale rispetto alle azioni di conduttrice e ospiti. Da questo punto di vista Boomerissima deve crescere (in fretta) e trovare una propria identità.
Boomerissima Rai 2, gli ascolti premiano Alessia Marcuzzi
Per ciò che riguarda i dati Auditel, Boomerissima ha ottenuto su Rai 2 un milione e trecento mila telespettatori, per una share del 7,3%. Considerando l’attesa per il ritorno in Rai di Marcuzzi e l’effetto curiosità del debutto, lo show non ha sicuramente brillato.
Vero, comunque, che quella del martedì è una collocazione non semplice. Alessia, oltre alla concorrenza (su tutti quella de Le Iene), deve fare i conti anche con una importante contro – programmazione che arriva dalla stessa TV di Stato e, in particolare da Rai 1, che il martedì trasmette fiction dall’alto potenziale negli ascolti. Ora, la vera sfida per Boomerissima (e di conseguenza per Rai 2) è quella di non crollare negli ascolti nelle prossime settimane. Impresa che, onestamente, parrebbe non semplice.
Recensioni
Sanremo 2022 recensione quinta serata: bilancio e motivi del successo
È andata in onda, su Rai 1, la quinta serata di Sanremo 2022 di cui vi proponiamo la recensione. L’edizione numero 72 della kermesse canora si è conclusa. Il sipario è calato. Ma nulla è più come prima nell’universo della musica sanremese. I motivi sono innumerevoli. Il più importante è la constatazione che, con i numeri conquistati da questa edizione, sarà difficile trovare un successore ad Amadeus a meno che non sia lui stesso.
Sanremo 2022 recensione quinta serata
In effetti Sanremo 2022 si è dimostrato il migliore dei tre festival condotti e guidati come direttore artistico da Amadeus. Se non fosse stato per la troppa invasione, nelle ultime serate del FantaSanremo avrebbe rasentato una maggiore perfezione. Una edizione che è andata migliorando di giorno in giorno, ha mostrato una realtà oramai sotto gli occhi di tutti: il conduttore adesso può fare a meno del sui amico di vecchia data Rosario Fiorello. Tra l’altro lo show man siciliano non ha neppure brillato per originalità nei suoi interventi nella serata d’esordio.
A decretare il successo della manifestazione è stato soprattutto l’aver saputo intercettare la necessità di leggerezza di cui aveva bisogno il telespettatore italiano. Dopo circa due anni trascorsi tra le preoccupazioni per la pandemia, a fare la differenza è stato il ritorno del pubblico in sala. Un pubblico assente nel 2021 e sostituito da tanti malinconici palloncini colorati. Consapevole di questo ritorno alla quasi normalità, limitato tra le poltrone dell’Ariston solo dall’uso obbligatorio della mascherina, Amadeus si è industriato nel migliore dei modi.
Ha ricordato il suo passato radiofonico ed ha saputo trasformare la sala del teatro Ariston in una sorta di discoteca. Tutti a ballare sulle note di quei brani che, ha voluto dimostrare, non sono solo canzonette. Ma possono avere un significato più alto, quasi consolatorio, nonostante la pochezza dei testi e una certa mancanza di creatività.
Sanremo 2022 ha esorcizzato per una settimana la paura del Covid. Ha chiuso milioni di italiani in una bolla di leggerezza, li ha proiettati in un sogno ad occhi aperti, in un mondo dove la normalità è riapparsa in tutta la propria bellezza, facendoci apprezzare quanto un tempo ci sembrava scontato e forse anche fastidioso. Come ad esempio le lungaggini delle serate, quel concludersi ben oltre l’una di notte in una settimana in cui la gente lavora e si sveglia presto la mattina. Anche questo protrarsi nel tempo ci è sembrato una sorta di regalo. Ecco la chiave del successo.
Sabrina Ferilli
Quinta ed ultima partner di Amadeus è stata Sabrina Ferilli. L’attrice ha avuto molto successo sui social dove è stata definita “icona di Roma”. E lo ha dimostrato anche con il suo linguaggio che ha risentito molto più di prima, delle inflessioni romane. La Ferilli si è ben inserita nell’aura di leggerezza che ha caratterizzato Sanremo 2022, con i suoi interventi mai noiosi, intrisi di una vena goliardica che si è estrinsecata in differenti circostanze. Come ad esempio quando si è giustificata di non essere protagonista di alcun monologo su temi importanti: perchè la mia presenza all’Ariston deve essere legata ad un problema? Io sono qui per lavoro e per me stessa…
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