Recensioni
La Caserma recensione del nuovo docu-reality di Rai 2
Rai 2 ha trasmesso la prima puntata di La Caserma di cui vi proponiamo la recensione. Il nuovo docu-reality va in onda il martedì in prima serata per quattro settimane consecutive. La voce narrante è di Simone Montedoro, secondo uno schema che era già appartenuto a Il Collegio dove però, le voci erano differenti.
La Caserma recensione
Forse è soltanto il cambiamento della voce narrante, la differenza con il docu reality che si svolgeva nelle aule scolastiche. Lo schema è il medesimo anche se adattato alla vita militare con la sua ferrea disciplina. Ma anche Il Collegio esprimeva disciplina ferrea tra le aule scolastiche secondo moduli di educazione e di insegnamento adeguati agli anni in cui il programma era ambientato. Qui tutto si svolge in maniera pedissequamente eguale, con l’unica differenza che La Caserma vive negli anni moderni, ovvero nel nostro oggi quotidiano.
Tutte le fasi, dell’entrata, della preparazione dei partecipanti fino all’indossare l’uniforme seguono solo ed esclusivamente le regole militari dall’alzabandiera della mattina fino al silenzio della sera.
Nulla di nuovo. Se l’obiettivo è di mostrare l’irrequietezza della generazione Z rispetto alla disciplina militare, non è stato raggiunto in pieno. Anche se il docu- reality ha insistito molto sulla esuberanza dei ragazzi, sulla loro difficile assuefazione alle regole, sulla insubordinazione che sembra innata nei giovani dai 18 ai 23 anni.
Questa infatti, è l’anagrafe dei partecipanti che non sembrano assolutamente entrati nel mood del programma e continuano, almeno per la prima puntata, a disattendere le regole della loro nuova vita quotidiana. Sembra un copione scritto da seguire pedissequamente per fini esclusivamente da audience. E dal contrasto tra i due modi di vivere, dovrebbe nascere l’interesse del pubblico.
Quale pubblico? Non certo trasversale. Non certo quello de Il Collegio. Una platea televisiva probabilmente colpita, ma solo apparentemente, da un esperimento sociale tra l’altro presentato da Rai 2 come un semplice addestramento sportivo. Quando invece, non lo è.
Analisi del comportamento dei ragazzi
I ragazzi cercano di adeguarsi ma sanno che si tratta solo di un programma televisivo, tra l’altro retribuito. E si comportano di conseguenza, come attori e attrici complici della telecamera, in stato di completa assuefazione alle regole, non della Caserma, ma solo ed esclusivamente dell’Auditel.
Il loro comportamento ci è apparso troppo forzato, spesso persino caricaturale in alcune occasioni. E il pensiero, più che ad docu-reality da esperimento sociale, corre una sorta di reality da tv commerciale.
Ma c’è anche un altro aspetto da considerare. Cui prodest questo programma? Quale è la conseguenza positiva che potrà avere? Solo una sorta di copia conforme de Il Collegio con schemi che si susseguono come nelle lezioni di una volta e che adesso sono riproposti nelle marce e negli addestramenti, tutti in stile rigorosamente militare, naturalmente.
I ragazzi non cambiano, lo mostrano i loro interventi e i commenti dinanzi alla telecamera. Per molti questo “esperimento” potrebbe aumentare solo i loro fan su Tik Tok oppure su Facebook per i ragazzi over 20. E lo sanno bene.
Recensioni
Matrimonio a prima vista, le puntate dell’8 marzo: cosa è successo, recensione
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Mercoledì 8 marzo, in prima serata su Real Time, debutta la decima stagione di Matrimonio a prima vista. Le puntate sono fruibili anche on demand dal sito di Discovery+. Abbiamo visto i primi due appuntamenti e qui di seguito , in anteprima, vi raccontiamo cosa succede.
Matrimonio a prima vista Italia 8 marzo, cosa succede nelle prime puntate
Nelle puntate di Matrimonio a prima vista dell’8 marzo inizia l’esperimento. Gli esperti Nadia Loffredi, Mario Abis ed Andrea Favaretto hanno scelto i sei single tra migliaia di candidati. I loro nomi sono Mattia, Matteo, Gennaro, Giulia, Irene e Simona.
Il primo episodio si basa esclusivamente sulla preparazione alle nozze. I partecipanti, infatti, apprendono di essere scelti per lo show solo due settimane prima del matrimonio. E così, nei 14 giorni antecedenti, scelgono gli abiti e comunicano alle famiglie la notizia. I tre uomini e le tre donne passano insieme i giorni prima della cerimonia, divenendo in questo modo amici.
Il momento delle nozze
L’esperimento di Matrimonio a prima vista entra nel vivo nel secondo appuntamento, quando si celebrano le nozze. Le spose raggiungono l’altare, dove ad aspettarle ci sono gli sposi. Una volta qui conoscono la persona con la quale devono celebrare l’unione. Al termine della cerimonia si svolge il book fotografico, che rappresenta per i novelli sposi la prima occasione per avere un momento di intimità. Subito dopo parte il banchetto nuziale. In tale contesto i protagonisti iniziano a conoscersi.
Matrimonio a prima vista Italia 8 marzo, la recensione
Gli episodi dell’8 marzo di Matrimonio a prima vista confermano l’assoluta forza del format. L’idea delle nozze al buio continua a destare grande curiosità. E questo non è assolutamente scontato se si considera che la trasmissione compie il decimo anno di età.
I concorrenti, ovviamente, contribuiscono al successo. E qui si apre un paradosso tutto interno al programma, che da una parte mira a creare delle coppie stabili e durature ma che, dall’altra, funziona a livello televisivo soprattutto quando in tali unioni si creano crepe e dissapori.
A tal proposito è bene tenere d’occhio Giulia e Mattia: la ragazza, durante il banchetto nuziale, ha confessato al neo sposo di avere dei problemi legati al contatto fisico. Fatto, questo, prontamente smentito dall’esperta e sessuologa Nadia Loffredi, che intervenendo fuori campo ha informato il pubblico che tale caratteristica non era stata comunicata in fase di casting.
In Matrimonio a prima vista di mercoledì 8 marzo è apprezzabile il tentativo di rendere maggiormente attuale la trasmissione. I tre esperti, infatti, hanno più volte incentrato l’attenzione sul rapporto che i single hanno con i social e con le app di incontri. Strumenti, questi, che rischiano di alimentare la tendenza del fermarsi alle apparenze iniziali, e cioè l’esatto opposto allo spirito fondante del programma.
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Boomerissima, come è andato l’esordio su Rai 2: bene Marcuzzi, ma il format manca di originalità
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Martedì 10 gennaio ha fatto il suo esordio, su Rai 2, il tanto atteso Boomerissima. Il programma, più che per il format in sé, ha attirato molte attenzioni per il ritorno di Alessia Marcuzzi in tv e, soprattutto, in Rai.
Boomerissima Rai 2, Alessia Marcuzzi è il tassello che mancava nella TV di Stato
L’aspetto più positivo di Boomerissima su Rai 2 è proprio la già citata Alessia Marcuzzi. La conduttrice, finalmente, ha mostrato di essere una vera e propria show – woman. Nel corso della puntata ha recitato (come nel cameo, molto riuscito, con Fiorello), ballato, cantato e fatto da spalla ai vari ospiti. In questo senso, Marcuzzi rappresenta una boccata d’ossigeno per la Rai, offrendo una conduzione (almeno al femminile) che in quel di Viale Mazzini mancava da tempo.
Boomerissima su Rai 2, inoltre, ha rappresentato una liberazione per la conduttrice stessa, che dopo anni si è liberata dal fardello di essere il volto del trash dei principali reality show di Mediaset (prima il Grande Fratello, poi L’Isola dei Famosi). La conduttrice, insomma, si diverte e fa divertire e questo non può che giovare all’intero programma.
Anche la Rai ha il suo Ciao Darwin
Il grande problema di Boomerissima, però, è la mancanza di originalità. E questo è senza dubbio un limite per un format che è stato più volte presentato come una delle grandi novità della stagione. L’idea del confronto generazionale è oramai onnipresente in Rai e, onestamente, non sembra destare grande curiosità. A riprova di questo vi è il fatto che, proprio su Rai 2, vada in onda tutti i giorni BellaMa’, che divide boomer e millenials in due squadre che devono sfidarsi tra loro. Cambiano le prove, gli studi e i volti, ma la sostanza rimane la stessa.
Se l’idea, dunque, è trita e ritrita, non entusiasmano nemmeno le manche. Boomerissima, nel suo esordio su Rai 2, sembra una crasi tra diversi altri show più o meno celebri. Evidenti, in tal senso, sono i richiami a Ciao Darwin e Name That Thune, tanto per citarne solo due. La fragilità del format fa sì che in diverse parti della trasmissione lo scontro generazionale passi in secondo piano, quasi come se fosse un elemento marginale rispetto alle azioni di conduttrice e ospiti. Da questo punto di vista Boomerissima deve crescere (in fretta) e trovare una propria identità.
Boomerissima Rai 2, gli ascolti premiano Alessia Marcuzzi
Per ciò che riguarda i dati Auditel, Boomerissima ha ottenuto su Rai 2 un milione e trecento mila telespettatori, per una share del 7,3%. Considerando l’attesa per il ritorno in Rai di Marcuzzi e l’effetto curiosità del debutto, lo show non ha sicuramente brillato.
Vero, comunque, che quella del martedì è una collocazione non semplice. Alessia, oltre alla concorrenza (su tutti quella de Le Iene), deve fare i conti anche con una importante contro – programmazione che arriva dalla stessa TV di Stato e, in particolare da Rai 1, che il martedì trasmette fiction dall’alto potenziale negli ascolti. Ora, la vera sfida per Boomerissima (e di conseguenza per Rai 2) è quella di non crollare negli ascolti nelle prossime settimane. Impresa che, onestamente, parrebbe non semplice.
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Sanremo 2022 recensione quinta serata: bilancio e motivi del successo
È andata in onda, su Rai 1, la quinta serata di Sanremo 2022 di cui vi proponiamo la recensione. L’edizione numero 72 della kermesse canora si è conclusa. Il sipario è calato. Ma nulla è più come prima nell’universo della musica sanremese. I motivi sono innumerevoli. Il più importante è la constatazione che, con i numeri conquistati da questa edizione, sarà difficile trovare un successore ad Amadeus a meno che non sia lui stesso.
Sanremo 2022 recensione quinta serata
In effetti Sanremo 2022 si è dimostrato il migliore dei tre festival condotti e guidati come direttore artistico da Amadeus. Se non fosse stato per la troppa invasione, nelle ultime serate del FantaSanremo avrebbe rasentato una maggiore perfezione. Una edizione che è andata migliorando di giorno in giorno, ha mostrato una realtà oramai sotto gli occhi di tutti: il conduttore adesso può fare a meno del sui amico di vecchia data Rosario Fiorello. Tra l’altro lo show man siciliano non ha neppure brillato per originalità nei suoi interventi nella serata d’esordio.
A decretare il successo della manifestazione è stato soprattutto l’aver saputo intercettare la necessità di leggerezza di cui aveva bisogno il telespettatore italiano. Dopo circa due anni trascorsi tra le preoccupazioni per la pandemia, a fare la differenza è stato il ritorno del pubblico in sala. Un pubblico assente nel 2021 e sostituito da tanti malinconici palloncini colorati. Consapevole di questo ritorno alla quasi normalità, limitato tra le poltrone dell’Ariston solo dall’uso obbligatorio della mascherina, Amadeus si è industriato nel migliore dei modi.
Ha ricordato il suo passato radiofonico ed ha saputo trasformare la sala del teatro Ariston in una sorta di discoteca. Tutti a ballare sulle note di quei brani che, ha voluto dimostrare, non sono solo canzonette. Ma possono avere un significato più alto, quasi consolatorio, nonostante la pochezza dei testi e una certa mancanza di creatività.
Sanremo 2022 ha esorcizzato per una settimana la paura del Covid. Ha chiuso milioni di italiani in una bolla di leggerezza, li ha proiettati in un sogno ad occhi aperti, in un mondo dove la normalità è riapparsa in tutta la propria bellezza, facendoci apprezzare quanto un tempo ci sembrava scontato e forse anche fastidioso. Come ad esempio le lungaggini delle serate, quel concludersi ben oltre l’una di notte in una settimana in cui la gente lavora e si sveglia presto la mattina. Anche questo protrarsi nel tempo ci è sembrato una sorta di regalo. Ecco la chiave del successo.
Sabrina Ferilli
Quinta ed ultima partner di Amadeus è stata Sabrina Ferilli. L’attrice ha avuto molto successo sui social dove è stata definita “icona di Roma”. E lo ha dimostrato anche con il suo linguaggio che ha risentito molto più di prima, delle inflessioni romane. La Ferilli si è ben inserita nell’aura di leggerezza che ha caratterizzato Sanremo 2022, con i suoi interventi mai noiosi, intrisi di una vena goliardica che si è estrinsecata in differenti circostanze. Come ad esempio quando si è giustificata di non essere protagonista di alcun monologo su temi importanti: perchè la mia presenza all’Ariston deve essere legata ad un problema? Io sono qui per lavoro e per me stessa…
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TIZIANA
28 Gennaio 2021 at 13:15
Penoso. Zero disciplina e zero rispetto. Guardatevi Ufficiale e gentiluomo o Soldato Jane. Altro che sghignazzi, “Scialla” al comandante o nascondersi dentro un mobile per non farsi tagliare i capelli… o arrivare in minigonna e tacchi a spillo!!! DA EVITARE.
Tiziana
28 Gennaio 2021 at 13:17
Penoso. Zero disciplina e zero rispetto. Guardatevi Ufficiale e gentiluomo o Soldato Jane. Altro che sghignazzi, “Scialla” al comandante o nascondersi dentro un mobile per non farsi tagliare i capelli… o arrivare in minigonna e tacchi a spillo!!! DA EVITARE.
lector
28 Gennaio 2021 at 16:21
Uno stereotipo.Meglio “Il deserto dei Tartari”, “Full metal jacket”o anche il proprio servizio militare, per gli *anta.
Nicola
28 Gennaio 2021 at 21:27
Diciamo che chi ha fatto la naja non aveva scelta e tantomeno se non piaceva non poteva andarsene il benvenuto era :Da oggi fate parte dell’ esercito italiano, punto.
Giacomo
28 Gennaio 2021 at 22:11
Ho servito il mio paese nei primi anni novanta , quando ancora si faceva il vero ” militare ” e ho trovato questo programma molto irriguardoso nei confronti di noi molti che a vent’anni siamo stati costretti a lasciare le nostre case e le nostre vite di poco più che adolescenti per entrare in vere caserma, con vera disciplina e anche un po’ di nonnismo, i ragazzi sono ridicoli, anzi sembrano dei pagliacci messi apposta li x rendersi ancora più inadeguati. Ma secondo loro è questa la vita militare ? A me sembra più un centro vacanze …almeno non chiamatelo più la caserma
lector
29 Gennaio 2021 at 12:29
Infatti la”location ” Caserma ” in realtà è una sorta di oasi di quiete, immersa nella tranquillità della foresta di pini silvestri e conifere di Santa Giuliana, sotto il Pizzo di Levico. Complesso seminario divenuto dopo alterne vicende un buen ritiro..gestito da religiosi. lSempre comunque luogo di “obbedienza”ai “superiori”,paste scotte , “sermoni” ,look controllato ecc.
lector
31 Gennaio 2021 at 6:35
Villa Sacro Cuore – viene spiegato nel sito internet – è aperta per «una accoglienza partecipe e cordiale, attenta alle esigenze degli ospiti e aperta a qualsiasi categoria di appartenenza.
Villa Sacro Cuore può offrire un soggiorno sereno e sicuro, senza particolari comodità, ma col conforto della natura e di un ambiente sano e protetto».
PARTE IL MERCHANDISING.MOLTE EX VERE CASERME ANCHE STORICHE E PROTETTE DALLA SOVRINTENDENZA BELLE ARTI, SONO STATE CHIUSE, NON VIGILATE, VANDALIZZATE , MESSE ALL’ASTA. SOLO QUALCHE PROGETTO PER RIDARLE ALLA COMUNITA’ LOCALE.
lector
31 Gennaio 2021 at 19:49
Dettaglio: ne’superiori-istruttori ne’ reclute portano le stellette, indizio di essere veri soldati in servizio dell’esercitoItaliano…. e’ tutta una recita su copione..tutti recitano una parte su stereotipi..Le reclute potrebbero disubbidire e non succederebbe un bel niente,altro che flessioni punitive… corsette. Sarebbe bella una rivolta …al massimo ci rimettono la paga o addirittura realizzano piu’ % di share..Volendo,con acquisto di tute mimetiche , anfibi,tende a noleggio, edificio dismesso.. e telecamerina ogni gruppetto si puo’ organizzare il suo contro-reality.
Roberto
1 Febbraio 2021 at 16:52
decisamente una farsa, il militare è un altra cosa……….soprattutto il comportamento dei gemellini in un contesto militare vero avrebbero avuto una vita molto complicata!………..
Marco
4 Febbraio 2021 at 12:27
Per uno che ha fatto il servizio di leva nel lontano 1979, niente di più irreale, non credo che guarderò le puntate successive.
flavio
11 Febbraio 2021 at 19:21
io ho fatto la naia nel 1966 artiglieria da montagna caserma italia tarvisio
se posso dire la mia impressione su questo filmato fa veramente pena
quelli che lo hanno scritto lo avranno mai fatto un giorno di naia vera con i nonni
una vera presa in giro