“La voce di Simenon rimane forte. Imprime il suo sigillo a Maigret. Qualsiasi adattamento, anche meno fedele, non può affievolirla. Perciò il cinema o la tv che usano i suoi romanzi continueranno a farlo anche quando non ci saremo più. E di certo questa serie non sarà l’ultima”. Parola di John Simenon, il figlio del romanziere francese venuto ad incontrare il pubblico del RomaFictionFest in occasione dell’anteprima di “La trappola di Maigret” , il primo dei quattro tv movie prodotti nel Regno Unito per la Bbc.
Si chiama “Purché finisca bene” il ciclo di tre film per la tv che andranno in onda su Rai 1 in prima serata a partire dal prossimo giovedì 15 dicembre. Purché finisca bene è composto da tre tv-movie realizzato dalla Pepito produzioni. I titoli sono rispettivamente “Piccoli segreti, grandi bugie“, “Mia moglie, mia figlia e due bebè“, e “Il mio vicino del piano di sopra“. Andranno in onda rispettivamente ogni settimana nella medesima collocazione oraria.
Il 2017 è l’anno del Centenario di Caporetto, la battaglia più tragica sul fronte italiano della Grande Guerra, il lavacro mondiale che nel nostro Paese falciò settecentomila militari e altrettanti civili. Rai Uno ricorderà il Primo Conflitto Mondiale – sul grande schermo lo ha fatto, mirabilmente, Ermanno Olmi con l’amaro e poetico “Torneranno i prati” – con una miniserie in due puntate che vedremo nei prossimi mesi, in una data ancora non fissata.
Al Roma Fiction Fest è arrivato anche Rocco Schiavone. Il vicequestore che tanto ha sdegnato Gasparri, si è rivelato un successo per Rai2, la rete diretta da Ilaria Dallatana: ed è proprio il suo interprete Marco Giallini che, ieri, ha incontrato il pubblico. Dopo la rituale passerella delle 19.00, all’interno del cinema The Space i presenti hanno ascoltato un Giallini prodigo di aneddoti.
La decima edizione del Roma Fiction Fest ha calato l’asso nella manica dell’edizione 2016: la prima puntata della serie When we rise. Due sale piene e applausi scroscianti alla fine per lo sceneggiatore Dustin Lance Black, già premio Oscar per Milk. Alla regia Gus Van Sant, che pure aveva diretto il film intepretato da Sean Penn.
Prodotta dalla Abc, composta da sette puntate When we rise è stata proiettata in anteprima mondiale. E non poteva che essere Roma la città da cui tutto parte: un po’ perché una dei protagonisti si chiama proprio come la capitale, un po’ perché secondo l’autore “nessun’altra città può comprendere tanto bene il concetto di famiglia come Roma” e dunque l’Italia tutta.
Questa sera, domenica 11 dicembre, Il segreto torna nel prime time di Canale 5 con due nuovi episodi. Vediamo quali sono le anticipazioni della soap opera spagnola per la puntata odierna e quali sono gli avvenimenti nei quali sono coinvolti gli abuitanti di Puente Viejo.
Ricordate il “Madoff dei Parioli” che ha tenuto recentemente banco sulle pagine di cronaca di Roma per la vicenda di un truffatore nostrano nella cui rete sono caduti nobili, calciatori e gente di spettacolo? Ebbene, al Fiction Fest ieri è passato quello vero, l’americano Bernard Madoff, diabolico mascalzone finanziario che per anni ha ingannato investitori stelle e strisce facendo sparire 50 miliardi di dollari.
E’ una kermesse femminista il Fiction Fest 2016 in corso fino a domani a Roma nella cornice del The Space Moderno di piazza della Repubblica? A giudicare da due anteprime scelte dal direttore artistico Giuseppe Piccioni, sì. L’altro ieri abbiamo visto “Di padre in figlia”, dal soggetto di Cristina Comencini, che racconta della “presa del potere” imprenditoriale tra gli anni Settanta e Ottanta da parte di tre ragazze figlie di un maschilista produttore di grappa in Veneto.
È stato il broker protagonista della più grande truffa finanziaria del secolo: il nome di Bernard Madoff è salito alla ribalta della cronaca nel 2009, quando è divenuto materia da notiziario internazionale. In quell’anno infatti, l’ex presidente del Nasdaq Madoff è stato condannato a 150 anni di detenzione per una frode da ben 50 miliardi di dollari.
Ora, interpretato da Richard Dreyfus, Madoff è divenuto una miniserie televisiva in due puntate. La prima è stata proiettata questa mattina al Roma Fiction Fest, in attesa di essere trasmessa su Sky Cinema Uno HD il prossimo 28 gennaio. Subito dopo, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione insieme al suo interprete.
Quarant’anni fa “Radici” in Rai ha avuto venti milioni di spettatori, un record per una serie tanto innovativa, che ha messo i puntini sulla i a una storiografia ancora reticente sul problema del razzismo e dello schiavismo che lo aveva generato. Ora il remake di quel rivoluzionario esperimento non si pone ufficialmente obiettivi di ascolti (lo ha detto in questo magazine a Biagio Esposito LeVar Burton, il protagonista di allora che oggi è il produttore) ma la prima puntata (andrà in onda il 16 dicembre su History, canale 407 di Sky) è apparsa meritevole di picchi di ascolti, peraltro impossibili visto il canale maggiormente di nicchia dal quale verrà trasmesso.