Partirà martedì in seconda serata Nemico Pubblico, il nuovo programma di Rai Tre. In attesa del debutto, abbiamo intervistato il protagonista Giorgio Montanini.
Comico marchigiano già visto ad Aggratis, Montanini proporrà uno show di stand up comedy e candid sociali, un format decisamente nuovo per la tv italiana. Un programma che, già dal titolo, manifesta chiaramente le proprie intenzioni: non piacere a tutti.
Ci parli di Nemico Pubblico: cosa dobbiamo aspettarci da questa nuova trasmissione di Rai Tre?
Nemico Pubblico è una trasmissione molto ambiziosa, perché si propone di portare per la prima volta, veramente, la stand up comedy in Italia. Per chi non lo sapesse, è quel genere di comicità dallo stile anglosassone in cui un comico sale su un palco con un microfono e nient’altro, solo la forza e l’efficacia della parola. Non si bada tanto alla forma quanto alla sostanza: i contenuti diventano centrali e non c’è bisogno di tormentoni e luoghi comuni. All’interno del programma inoltre, ci saranno anche delle candid camera con me protagonista.
Come mai per un programma «ambizioso» e innovativo avete scelto proprio le candid? In realtà rappresentano un linguaggio molto usato in tv: solo citando gli esempi più recenti, abbiamo Giass, Vecchi Bastardi e i servizi di Angelo Duro per Le Iene
Veramente, quando abbiamo pensato alla candid, non avevamo idea che Ricci l’avrebbe utilizzata in Giass.
Le candid di Nemico Pubblico comunque avranno una declinazione molto diversa: le abbiamo definite “sociali”, non perché abbiano un valore sociologico, ma perché le persone non si troveranno in classiche situazioni da candid. Saranno invece davanti a provocazioni emotivamente molto forti su tematiche quali il razzismo, la violenza sulle donne, la politica e il sesso.
Il secondo motivo per cui abbiamo pensato alla candid è che, ad un linguaggio sconosciuto come quello della stand up, ne serviva uno già conosciuto che mettesse la gente a suo agio.
Nel programma ci sarà dunque una fusione tra due linguaggi apparentemente molto diversi, ma che avranno una forte coerenza narrativa: oltre alla mia faccia infatti, ci sarà una continuità dettata dal tema della puntata
Come pensa che reagiranno i telespettatori?
Io spero che il pubblico impazzisca per questa nuova trasmissione e dica: «Finalmente è arrivato qualcosa di nuovo in Italia!»; se poi non lo farà, amen. Noi ci abbiamo provato, e continueremo a provarci
Nemico Pubblico è un titolo con una spiccata connotazione antagonistica: rispetto a cosa lei si propone come nemico?
Il titolo ha vari significati. Innanzitutto, in una prima accezione, viene considerato nemico pubblico chi si nasconde in mezzo alla gente, non il classico nemico di guerra che, per dire, sta dall’altra parte dell’oceano. E io nelle candid posso sbucare da qualsiasi angolo.
Poi, da un punto di vista satirico, quando metti in evidenza le contraddizioni della società, molti lo trovano liberatorio, mentre altri fastidioso, e quindi ti vedono come nemico.
Infine, invertendo i termini, perché il pubblico è nemico, nel senso che non bisogna accattivarlo cercando di andare incontro ai suoi gusti a tutti i costi. Da questo punto di vista, il pubblico è stato un nemico perché si è cercato sempre di dirgli quello che avrebbe voluto sentirsi dire. In realtà non è così: l’artista esprime il suo punto di vista; se ti piace, bene, lo segui, altrimenti no. Non bisogna cercare il consenso del pubblico in senso lato, ma quello delle persone a cui piaci.
Ai tempi di Aggratis lei e i suoi colleghi lamentavate di non potervi esprimere liberamente perché la Rai ve lo impediva. Avrà lo stesso problema anche ora su Rai Tre?
Io penso che se hanno chiamato me e non Brignano o Siani, un motivo c’è. Nel senso che vogliono comunque qualcosa di diverso, cioè vogliono che ci sia la stand up comedy in Italia, e in questo Vianello è stato lungimirante.
E’ però chiaro che facciamo parte del servizio pubblico, perciò abbiamo un doppio vincolo: non essendo la Rai un editore privato, bisogna rispondere davanti a un consiglio d’amministrazione; in più, essendo Rai Tre una generalista, alcune cose non le puoi dire, e lo trovo anche comprensibile. Ad ogni modo, tutto sommato, non sarò troppo snaturato.
Anche Brignano alle Iene ha fatto dei monologhi più impegnati, come quello sui black bloc, ad esempio.
Ah si, lo ricordo molto bene anch’io: la battuta saliente era «teste di casco».
Sinceramente: io credo che un comico dovrebbe avere un punto di vista interessante. Se sali su un palco come quello delle Iene, che ha un milione di telespettatori, e dici cose che in realtà pensano anche i vecchietti al bar, non stai facendo un buon servizio. Ma non dal punto di vista satirico; proprio dal punto di vista dell’intrattenimento: se devi dire banalità e basarti su luoghi comuni, non ha senso salire su un palco.
In quell’occasione Brignano ha fatto questo; da un punto di vista satirico…beh, non ha fatto proprio satira. Al contrario, è stato reazionario: un artista, tanto più se affermato come lui, non dovrebbe andare alla pancia della gente, ma cercare di portare un punto di vista interessante, non un luogo comune facendolo passare come un atto rivoluzionario.
Giass, Made in Sud, Colorado, Crozza; non trova che la comicità in televisione sia inflazionata?
La quantità non è sinonimo di qualità: se nessuno rimane impresso, un motivo ci sarà. ..comunque sono cose talmente diverse da quelle che faccio io che non mi sento di esprimere un giudizio: Colorado fa una comicità per bambini, c’è persino l’Apetta; Zelig ha un taglio diverso, nazional popolare.
Al momento, sono convinto che nel nostro Paese la comicità stia toccando il livello più basso degli ultimi 40 anni.
Quindi lei mi sta dicendo che dobbiamo aspettare Nemico Pubblico per vedere la comicità vera in tv?
No, assolutamente, io non mi ritengo un portatore sano di comicità.
Mi spiego meglio: non dico che la comicità nazional popolare non debba esistere. Io non la guarderò, ma in compenso ci saranno tante altre persone che lo faranno; il punto però è che 60 milioni di italiani non possono essere rappresentati tutti da Colorado, o da Zelig e Made in Sud, perché in tutti i paesi civili ci deve essere un tipo di comicità per un altro tipo di pubblico. Non sarà una comicità che piace alla massa, ma si sta parlando comunque di una nicchia consistente.
Ecco, se volete vedere la mia comicità, se vi piace quello che faccio, allora guardate Nemico Pubblico. Se poi mi volete vedere senza restrizioni, venite ai live.
Alcune anticipazioni sui monologhi in onda a partire da martedì 6 maggio le trovate qui.
Su Raiuno, alle 20.30, serata dedicata al calcio: va in onda in diretta la finale della Coppa Italia. All’Olimpico di Roma, Fiorentina – Napoli. Si gioca l’atto conclusivo del torneo, che assicura alla vincitrice anche l’accesso diretto all’Europa League. In campo due delle squadre meglio attrezzate a centrocampo: interessante tra il “viola” Borja Valero ed il partenopeo Marek Hamsik
Su Raitre, alle 21.30, consigliamo Ulisse: il piacere della scoperta. Titolo della puntata di stasera: Come vivere più a lungo. Alberto Angela svela i segreti per rallentare l’invecchiamento. Si tratta di comportamenti ed accortezze alla portata di tutti, dall’alimentazione al movimento. Come quelli praticati sulle isole giapponesi, dove si fa una vita molto spartana o in Sardegna che ha il primato degli ultracentenari.
Su Canale 5 non va in onda Amici 13, spostato a domenica sera per evitare lo scontro con la Coppa Italia. Viene trasmesso il film Ghost di Jerry Zucker, con Patrick Swayze, Demi Moore, Whoopi Goldberg.
Ed ora, per i cinefili, i film consigliati per questa sera
Su Rete 4, alle 21.30, il film d’azione del 1998, di Dean Semler, The patriot, con Steven Seagal, Gailard Sartain. L’immunologo Wes McLaren (Steven Seagal) si è ritirato a vivere nel Montana. Lì si trova ad affrontare Floyd Chilsom (Gailard Sartain), che a capo di un gruppo di fanatici ha liberato nell’atmosfera un virus mortale. Wes trova l’antidoto che arresta il morbo, ma nel frattempo anche Chilsom si è ammalato…
Su Italia 1, alle 21.10, il film commedia del 1994, di D. Petrie, Richie Rich – Il più ricco del mondo, con Macaulay Culkin, Jonathan Hyde. Il ricchissimo e viziato Richie Rich (Macaulay Culkin) vive in una casa da sogno, accudito dal fedele maggiordomo Herbert (Jonathan Hyde). La mancanza di amici lo rende però infelice: non può immaginare che presto si imbatterà in una banda di monelli senza un soldo, che gli cambieranno la vita…
Su Cielo, alle 21.10, il film drammatico del 1986, di Marco Bellocchio, Il diavolo in corpo, con Maruschka Detmers. Nonostante il padre sia stato ucciso dalle Brigate Rosse, Giulia è fidanzata con un terrorista. Ma vive una travolgente relazione con uno studente più giovane di lei.
Su Premium Cinema Emotion, alle 21.15, il film commedia del 1999, di Roger Michell, Notting Hill, con Hugh Grant, Julia Roberts. Il timido libraio londinese William Thacker incontra la famosa attrice di Hollywood Anna Scott. Tra i due nasce un sentimento destinato a trasformarsi in amore.
Su Premium Cinema Energy, alle 21.15, il film azione del 2008, di Andy e Larry Wachowski, Speed Racer, con Emile Hirsch, Matthew Fox. Speed Racer ha un talento naturale per l’automobilismo. Ma deve combattere contro un mondo corrotto, dove i risultati delle competizioni sono decisi in partenza dagli sponsor.
Su Premium Cinema, alle 21.15, il film d’avventura del 2010, di Dominic Sena, L’ultimo dei templari, con Nicolas Cage. Disgustati dalla violenza delle Crociate, Behman e Felson decidono di disertare. Acciuffati, riavranno la libertà solo dopo aver accompagnato una strega fino al luogo del processo.
Su Raiuno, alle 23.40, per chi vuole fare tardi, il film drammatico del 2010, di Christian Alvart, 8:28, con Nadeshda Brennicke, Mehdi Nebbou. Katharina (Nadeshda Brennicke) è una gallerista di successo che vive felicemente ad Amburgo con il marito e la figlia. Un giorno, però, Katharina incontra sul treno delle 8,28 l’affascinante Alexander (Mehdi Nebbou) per il quale perde la testa e con cui inizia una travolgente e passionale relazione.
Dopo l’anteprima del 28 aprile, ha debuttato questa sera Si può fare!, il nuovo show di Rai Uno condotto da Carlo Conti.
Una triste notizia per la Rai e il mondo dell’informazione: all’età di soli 52 anni, oggi è venuto a mancare il giornalista Stefano Campagna.
I cuochi di MasterChef Italia hanno una vera predilezione per la tv generalista. E anche Almo Bibolotti, vincitore mancato dell’ultima edizione del cooking show, non fa eccezione. Il secondo classificato del cooking show di Sky Uno, era ospite della trasmissione Detto fatto con Caterina Balivo, in onda dal lunedì al venerdì alle 14.00 su Rai 2.
Si chiama Canzone, sottotitolo Elisa, l’anima vola, lo speciale che Rai1 dedica alla cantante il prossimo giovedì 15 maggio in seconda serata. La cantautrice, all’anagrafe Elisa Toffoli, racconterà se stessa, la sua esperienza professionale e tutti i risvolti umani legati alla sua carriera, in un appuntamento che ne ripercorre le fasi principali.
L’ex conduttrice di Forum sarà ospite, domani, di Silvia Toffanin negli studi di Verissmo per chiedere scusa a Mediaset di aver abbandonato, lo scorso anno il suo posto nell’azienda. “Tornare in questi studi mi fa emozionare. Ho sbagliato e bisogna saper riconoscere quando si sbaglia, perché per me Mediaset è Mediaset. Non c’è niente da fare!”. Queste la parole con cui Rita Dalla Chiesa inizierà la sua lunga confessione.
Gli allievi della scuola di Amici sono sempre più vicini alla finale; vediamo cosa succede oggi nella scuola di Maria De Filippi. Siamo naturalemte su Real Time, canale 31 del digitale terrestre.
Entrato nel cast di Un posto al sole nel 2002, nel ruolo di Filippo Sartori, Michelangelo Tommaso definisce il suo personaggio un ragazzo educato, gentile, abituato a vivere emozioni forti. Uscito due volte dalla soap, ma richiamato poco dopo dalle proteste dei fan legati al personaggio, l’attore su racconta a tutto campo svelando molti aspetti del suo carattere.
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Dopo giorni di preparazione, i dodici concorrenti di Si può fare! sono pronti ad affrontare la sfida. Questa sera, venerdì 2 maggio alle ore 21.10, si esibiranno in discipline mai tentate in precedenza. A presentarli sarà Carlo Conti che, in diretta su Rai1, condurrà il primo appuntamento con il nuovo show dal titolo Si può fare!.