Domenica 22 giugno, Rai 1 manda in onda un nuovo appuntamento di Linea Verde Estate. La trasmissione, giunta alla seconda puntata dell’edizione 2025, prende il via a partire dalle ore 12:25 circa.
Linea Verde Estate 22 giugno, i conduttori nella costa Romagnola
Al timone di Linea Verde Estate, domenica 22 giugno, torna la coppia composta da Flavio Montrucchio e da Margherita Granbassi. I due, questa settimana, si recano in Emilia Romagna. In particolare, raggiungono la costa Romagnola. Qui è proposto un focus su una tradizione antichissima, che celebra il profondo rapporto di convivenza tra una popolazione di pescatori e il loro mare Adriatico.
L’occasione che dà il via al viaggio è lo Sposalizio del mare. Si tratta di una festa molto sentita, che si svolge da tempo a Cervia, cittadina della provincia di Ravenna. Granbassi e Montrucchio compiono un itinerario alla scoperta dell’anima più profonda dei romagnoli, specialmente di quelli che vivono nell’area del Delta del Po.
Le attività economiche prevalenti
Il territorio della costiera Romagnola è fondato sulla simbiosi fra l’acqua e la terra. Elementi, questi, che sono anche al centro delle principali attività economiche locali.
In primis, infatti, c’è la pesca nel Mar Adriatico. Essa è incentrata soprattutto sul pesce azzurro, la specie più diffusa nonché più economica. Ma l’intera costa è da decenni una rinomata località turistica. Nei mesi estivi è in grado di attirare decine di migliaia di turisti, provenienti sia dall’Italia che dal resto dell’Europa (e non solo).
Montrucchio e Granbassi, nel corso di Linea Verde Estate del 22 giugno, raccontano anche l’importanza del sale. Nelle antiche saline di Cervia si sono succedute numerose generazioni di lavoratori. Il loro sforzo ha trasformato questa risorsa naturale in quello che viene definito l’oro bianco.
Linea Verde Estate 22 giugno, la resistenza del popolo romagnolo
Nel corso di Linea Verde Estate ci si concentra sullo spirito delle popolazioni romagnole. Esse, in più di una occasione, hanno dimostrato di saper combattere, resistere e rinascere, anche dopo aver subito disastri naturali.
Questo, ad esempio, è quello che è avvenuto nel maggio del 2023. L’intero territorio regionale, soprattutto quello romagnolo, è stato colpito da violentissime precipitazioni. Le piogge hanno provocato frane, inondazioni e straripamento dei fiumi. Pesantissimo il bilancio finale. Le alluvioni hanno provocato diciassette vittime, mentre i danni sono stati stimati in circa dieci miliari di euro. Inevitabili le ripercussioni su alcuni dei settori fondamentali dell’economia, come quella legata all’agricoltura ed all’allevamento, oltre che al turismo.