Si intitola Storie non ordinarie di famiglie il nuovo programma di Francesca Barra. Il format, novità assoluta, è in onda in seconda serata su La 5, rete visibile sul canale 30 del digitale terrestre.
Storie non ordinarie di famiglie, le parole della conduttrice
Storie non ordinarie di famiglie è una produzione originale della Friends TV. La prima edizione è composta da sei puntate, in onda per altrettante settimane nella seconda serata del lunedì. Gli appuntamenti sono proposti anche in diretta streaming ed on demand tramite il sito Mediaset Infinity.
Francesca Barra, ideatrice oltre che conduttrice dello show, in un lungo post su Instagram ha svelato: “Si tratta di una serie che declina il mio lavoro che da anni rintraccia nelle storie non conformi a stereotipi o ricatti emotivi e sociali, la loro straordinarietà. L’ho fatto in teatro, in radio, sulla carta stampata e ora approda in tv. Doveva essere un podcast, stavano registrando anche in video per avere materiale per la promozione e poi abbiamo avuto una proposta per realizzare un programma con questo materiale umano così prezioso“.
Di cosa parla la trasmissione
Storie non ordinarie di famiglie è un talk show, al quale partecipa, in ogni puntata, un solo ospite. Esso non è un vip, ma bensì una persona comune che racconta al pubblico la propria, straordinaria storia.
Tutti i racconti della trasmissione hanno come protagoniste la famiglie. Un tema, questo, che è declinato in un modo molto preciso, come afferma la stessa Francesca Barra: “Raccontiamo storie di famiglie che resistono, che si disfano e si ricostruiscono e che, soprattutto, si basano sulla ricerca della verità“.
Storie non ordinarie di famiglie, nella prima puntata è raccontata la storia di Monica Marchioni
La prima puntata di Storie non ordinarie di famiglie ha come titolo Era mio figlio. Al centro della narrazione vi è la storia di Monica Marchioni, protagonista suo malgrado di un caso di cronaca che ha scosso l’Italia.
Nel 2021, a Casalecchio di Reno, Monica stava per essere uccisa dal figlio Alessandro Leon. Quest’ultimo, all’epoca dei fatti, aveva appena 19 anni. Il giovane, mediante delle penne al salmone avvelenate con del nitrito di sodio, ha ucciso il patrigno Loreno Grimandi e ha tentato di togliere la vita alla mamma, che è riuscita miracolosamente a salvarsi.
Alessandro Leon, nel 2023, durante il processo, ha confessato l’omicidio e l’organizzazione del tentato duplice omicidio. La magistratura lo ha riconosciuto colpevole e lo ha condannato a 30 anni di reclusione.