La Rai ha presentato, lunedì 8 settembre in conferenza stampa, le edizioni 2025 di Porta a Porta e di Cinque Minuti. A condurre i due programmi, come di consueto, c’è il giornalista Bruno Vespa.
Entrambe le produzioni sono proposte su Rai 1. In particolare, Porta a Porta parte il 9 settembre, in seconda serata. Cinque Minuti, invece, torna il 29 settembre, in access prime time.
Alla conferenza stampa partecipano Bruno Vespa e Paolo Corsini, Direttore Approfondimento.
Porta a Porta Cinque Minuti 2025 conferenza stampa, le prime dichiarazioni
Inizia la conferenza stampa. Dopo lo spot di Porta a Porta, prende la parola il Direttore Corsini: “Questa è la prima conferenza stampa della nuova stagione e partire con questi due format mi riempie di felicità. Porta a Porta è il salotto più importante della televisione italiana, è un punto di riferimento per il pubblico”.
Corsini prosegue: “Il 21 gennaio compirà 30 anni e faremo dei festeggiamenti ad hoc. Vespa ha avuto il merito di aver messo in piedi, due anni fa, Cinque Minuti, il programma di approfondimento più visto della televisione italiana. Dall’esordio ad oggi è cresciuto di oltre 400 mila spettatori ed è un format innovativo per quel che concerne le tempistiche. Potremmo definirlo un tweet televisivo di lusso, in cui tutti vorrebbero essere ospiti”.
L’intervento di Bruno Vespa
La conferenza stampa continua con le dichiarazioni di Bruno Vespa: “Trent’anni fa Giorgia Meloni aveva 19 anni, si stava per diplomare. Elly Schlein aveva 11 anni e stava presumibilmente terminando le elementari. Silvio Berlusconi aveva rotto con Bossi e sembrava ad un passo dall’addio alla politica. Negli anni, con Porta a Porta abbiamo raccontato 17 governi, 11 Presidenti del Consiglio, 4 Papi, 3 Conclavi ed altrettanti Presidenti della Repubblica. Nel ’96, con Porta a Porta, andavamo in onda alle 22:10, ora quando capita”.
Il giornalista continua: “Il nostro format continua ad essere percepito come un punto di riferimento, anche la Presidente della Moldavia ha chiesto di poter partecipare al talk. La nostra forza è la compattezza della squadra e l’aderenza ai fatti”. Il conduttore annuncia l’arrivo nel cast di autori di Alessandro Usai ed Antonella Piperno.
Sugli ascolti di Cinque Minuti, Vespa afferma: “Noi abbiamo un ascolto nostro, senz’altro favorito dalla collocazione nel palinsesto, ma comunque autonomo, come dimostrano i dati. Il format è talmente corretto che Mediaset, come ha confermato Piersilvio Berlusconi, ci ha copiato con 10 minuti di Nicola Porro, a cui auguro ogni bene. La breve striscia informativa tornerà il 29 settembre per lasciare spazio ad Affari Tuoi con Stefano De Martino, che stimo, nella sfida con La Ruota della Fortuna”. Nella prima puntata di Porta a Porta si parlerà di politica, con i sondaggi regionali e nazionali, e dello scandalo dei video privati rubati e pubblicati sul web.
Porta a Porta Cinque Minuti 2025 conferenza stampa, le domande dei giornalisti
L’incontro di presentazione di Porta a Porta e Cinque Minuti 2025 va avanti. Il padrone di casa sugli oramai noti plastici: “Sono la trasposizione tridimensionale di quello che tutti i giornali già fanno. Se serviranno, li rifaremo senz’altro“.
La conferenza stampa entra nel vivo con le domande dei giornalisti. Vespa: “Porro va in onda con 10 Minuti e Maggioni mia possibile erede? Mi sento accerchiato e lusingato, ma da sempre, perché oramai sono tantissime le trasmissioni di approfondimento in giro per la televisione. Senza Cinque Minuti, con Porta a Porta in onda a notte tarda, mi sentirei un po’ sacrificato, diciamo così“.
Domanda sui fischi a Trump agli US Open e “censurati” dai media. Il padrone di casa afferma: “Non entro nel merito, ma posso dire che in 30 anni non ho mai censurato nessuno. Come cambia il format? In base alle sensibilità, un tempo era normale parlare di politica per un’ora e mezza, oggi invece sarebbe impensabile e dobbiamo variare gli argomenti. Inoltre, con i social tutto cambia velocemente ed è importante essere rapidi. Cosa manca della tv del passato? La leggerezza, prima c’era un clima più leggero ma ora, con quello che sta succedendo, non si può essere leggeri“.
Precisazione poi sul contratto con la Rai: “Non è un mistero che ho ricevuto un’offerta importante da parte di Mediaset, ma mi piacerebbe concludere qui, in Rai. Non ho ancora rinnovato il contratto, stiamo discutendo. Quando c’era Mario Orfei come direttore sono andato in onda per una intera stagione, senza contratto e retribuzione“. Giunge al termine l’incontro.