Su La7, a partire dal 15 ottobre, debutta Prova d’Inchiesta. Si tratta di una delle (poche) novità dei palinsesti autunnali della rete diretta da Urbano Cairo.
Prova d’Inchiesta La7, al timone Pinuccio ed il accompagnatore Sabino
Prova d’Inchiesta è il nuovo programma della seconda serata di La7. Oltre che il format in sé, è inedito anche il conduttore. Esso, infatti, è Pinuccio, nome d’arte di Alessio Giannone. Nonostante esperienze televisive pregresse, deve la popolarità a Striscia la Notizia, dove ha debuttato nel 2015 in qualità di inviato. Ruolo, questo, che gli ha permesso di occuparsi di varie questioni importanti legate, soprattutto, alle regioni del Sud Italia.
Al suo fianco, proprio come è accaduto già nel telegiornale satirico di Antonio Ricci, Pinuccio, al debutto da conduttore, può contare sul sostegno dello storico collaboratore Sabino. La prima edizione della trasmissione è composta da otto puntate inedite.
Viaggio alla scoperta della quotidianità dei piccoli paesi
Prova d’Inchiesta, al via su La7 il 15 ottobre, affronta tematiche importanti, ma con un tono orientato all’ironia.
Il padrone di casa affronta un viaggio alla scoperta dell’Italia nascosta, quella dei piccoli comuni. Veri e propri borghi spesso dimenticati e che non trovano spazio nei racconti televisivi, nonostante costituiscano circa il 70% del totale del nostro paese.
Pinuccio e Sabino viaggiano in lungo ed in largo per l’Italia, dalla Calabria fino al Veneto, per scoprire la quotidianità dei paesi e delle loro comunità. Molto spesso, gli abitanti di questi luoghi sono costretti a fare i conti con numerose difficoltà, dovute alla mancanza dei servizi basici, compreso il medico.
Nonostante l’isolamento che spesso devono affrontare, i residenti si contraddistinguono per umanità e vitalità, mostrando un bel lato del paese che rischia, però, di scomparire.
Prova d’Inchiesta La7, un modo inedito per raccontare la provincia
La7, con Prova d’Inchiesta, sperimenta un modo nuovo di raccontare la provincia italiana. Le grandi inchieste nazionali ed internazionali sono oggetto di una parodia e vengono calate nella realtà dei piccoli borghi, per raccontare storie e personaggi che rischiano di scomparire.
Una volta terminata l’inchiesta, Pinuccio prova a piazzare il suo lavoro ai grandi giornalisti della rete, da Enrico Mentana a Lili Gruber, passando per Giovanni Floris, Aldo Cazzullo e Corrado Formigli. Il conduttore prova, in tutti i modi, a sfruttare il proprio lavoro per essere assunto dai cronisti di La7, contattati telefonicamente o protagonisti di pranzi trasformati in una sorta di improbabile colloquio di lavoro.