Venerdì 24 ottobre, in diretta su NOVE, è andata onda una nuova puntata di Fratelli di Crozza. Al timone dello show c’è Maurizio Crozza, affiancato dall’autore Andrea Zalone e da Simone Belfiore, che invece cura gli spazi musicali.
Al centro della puntata vi sono le imitazioni e le parodie di alcuni dei personaggi al centro dell’attualità politica e sociale. Inoltre, vi sono dei monologhi, durante i quali Crozza parla dei grandi temi della contemporaneità.
Fratelli di Crozza diretta 24 ottobre, si parte con la parodia di Jannik Sinner
La diretta di Fratelli di Crozza del 24 ottobre inizia con la parodia di Jannik Sinner: “Gli italiani ci sono rimasti male perché non parteciperò alla Coppa Davis? Ma chi sono, quelli che abitano sotto l’Alto Adige e che mangiano la pasta con i pezzi di carne dentro? Loro sono molto simpatici. Io ho già fatto vincere due Coppe Davis agli italiani, voi non vi accontentate mai, se io do un dito voi vi prendete il braccio ed il rolex. Se mi sento italiano? Se devo fare gli spot sì, ma se si parla di tasse allora mi sento più di Montecarlo“.
Poi entra nello studio Maurizio Crozza, che inizia il monologo: “Sinner non è l’unico a non pagare le tasse in Italia, ma vi sono altri italiani che hanno la residenza a Montecarlo, da Flavio Briatore e Ezio Greggio. In totale, nel Principato ci sono 8 mila nostri concittadini. Ma cosa significa essere italiani? Sicuramente, pagare qui le tasse aiuta“.
Si parla, ora, della tassa sulle banche inserita in Manovra Finanziaria: “Ancora non si sa se c’è o meno, una sorta di dramma di Shakespeare”. Argomento, questo, che introduce l’imitazione di Matteo Salvini, che ha parlato di una “Robin Hood tax“. Il finto Ministro: “Robin Hood è il mio idolo, quando avevo 15 anni ed ero sul triciclo dicevo sempre che mi sarebbe piaciuto essere una sorta di Robin Hood. Lui era coraggioso e per questo sono diventato il Segretario della Lega“.
Adolfo Urso e Carlo Rovelli
La diretta di Fratelli di Crozza del 24 ottobre procede con l’imitazione di un altro Ministro, ovvero Adolfo Urso. Come da tradizione, la performance (di grande talento) del finto Ministro è ricca di gaffes lessicali: “Trump ha messo i dazi al 100% sulla pasta? Ma a chi convele una guerra con gli americozzi? Questi patti non rientrano più dentro il mio dicastero. Grazie a Gianga Melonga, l’Itaglia è il primo paese del mondo”.
Maurizio Crozza cambia argomento. Le attenzioni sono rivolte sulle elezioni in Campania: “La candidatura di Fico ha mandato in crisi i 5 Stelle, ma anche quelli del centro e nel PD aleggerebbe lo spettro di una sconfitta. Fra i timori, però, si sente un sogghigno in sottofondo: quello di Vincenzo De Luca“.
Si tratta dell’introduzione della parodia dell’oramai prossimo ex Presidente della Regione Campania: “Il mio mandato sta finendo solo in apparenza, vota Fico perché io sono capotavola. De Luca è uno stato dell’anima, io sorveglierò, basterà chiamarmi con il Bat De Luca segnale. Il problema di Fico non è per quel che dice, ma è che parla. Io sono qui da anni e vedo i campani cambiare“.
La diretta di Fratelli di Crozza del 24 ottobre va avanti. Il conduttore si concentra sulla cosiddetta Macchina di Maiorana: “Promette di trasformare la sabbia in grano, ma peccato che non esista! Il fatto che la fisica venga affrontata in questo modo, al Senato, è umiliante”. Crozza imita il professor Carlo Rovelli: “La musica si propaga, nel vuoto c’è di tutto, è pieno di roba. Io ho un box vuoto, dove non ci posso mettere niente perché è pieno di vuoto. Esistono Pinocchio e Salvini? Entrambi hanno il naso allungabile. Gli elettroni si comportano allo stesso modo, come se fossero gemelli, anche se sono distanti anni luce. Se tu metti le Birkenstock ad uno sulla Terra, quello gemello su Giove diventerà automaticamente di sinistra“.
Fratelli di Crozza diretta 24 ottobre, Grado Zero
Fratelli di Crozza del 24 ottobre va avanti con Grado Zero, parodia dei programmi di cronaca nera condotto da Giansalma Sminuzzi. In studio c’è il nipote di Bardo Maria, anziano scomparso da qualche giorno. In studio, il conduttore gli fa trovare una sorpresa: la spalla del nonno, brasata al vino rosso, preparata da uno pseudo cannibale. Ci si collega con uno chef, che spiega come cucinare i geometri e i nonni. Sminuzzi dialoga con Cataratta Nutrigente, che “senza distinzioni di razza e religione” gestisce un “allevamento bio” di persone. Al finto nipote che si lamenta, il presentatore dice: “Stai zitto, che in televisione due cose funzionano: la cucina e i delitti“.
La serata termina con Vittorio Feltri: “Ma io dico, i francesi non hanno il bidet e neanche i sistemi di sicurezza. Ma cosa ci si aspetta da uno Stato che ha messo in prigione Sarzoky? La cosa positiva è che per un po’ Carla Bruni sarà da sola e inconsolabile. Lo psicologo non serve a niente, quando ero piccolo io ne avevo cinque, ovvero le dita della mano di mia mamma, spiaccicate nella mia faccia“.


