Venerdì 31 ottobre, dalle ore 12:00, si è svolta, in diretta, la conferenza stampa di Allegro ma non troppo. Si tratta della nuova produzione guidata da Luca Barbareschi, un talk show in cui si esplora la tensione tra forze opposte, che da sempre contraddistingue l’uomo: per esempio giustizia e perdono, ma anche slancio ed attesa o desiderio e timore.
Ogni appuntamento si concentra su due parole, in apparenza contrastanti, che diventano lo strumento per raccontare il nostro tempo. Con Barbareschi vi sono ospiti ed esperti.
Nella conferenza stampa di Allegro ma non troppo, che noi abbiamo seguito in diretta, presenzia il conduttore. Con lui anche Fabrizio Zappi, Direttore Rai Cultura. Il format parte il 2 novembre prossimo, su Rai 3, dalle 23:10.
Allegro ma non troppo diretta conferenza stampa, le parole del Direttore Zappi
La conferenza stampa inizia con le parole del Direttore Zappi: “Nella prima puntata avremo il contrasto fra competenza e stupidità. Mi auguro che mediante il format si possa arrivare ad una comprensione del tempo che viviamo. Secondo me, il servizio pubblico deve aiutare il pubblico a decifrare meglio la modernità. La nostra missione è mettere insieme intrattenimento e servizio pubblico. Luca è la persona ideale per svolgere e rappresentare questa nostra ambizione. Si nutre molto di conflitti e talvolta li alimenta (ride, ndr), mediante la sua curiosità alimenta il linguaggio delle emozioni“.
Ancora Zappi: “Credo che la cultura debba essere genuinamente popolare, ovvero capace di entrare nel cuore del pubblico. Crediamo molto nel programma, lo abbiamo progettato con attenzione e divertimento. Sarà un format vivo, autentico, genuino e pieno di passione, proprio come credo che sia la cultura“.
Il microfono passa, ora, a Luca Barbareschi: “Faremo la trasmissione in sanscrito, perché non lo fa nessuno, neanche Discovery… Sono felice di andare in onda dopo Report, sono molto solidale a Ranucci e spero di portare buona fortuna a Rai 3. Allegro ma non troppo è una somma di tante cose”.
Le parole del conduttore
La diretta della conferenza stampa di Allegro ma non troppo procede con altre dichiarazioni di Luca Barbareschi: “Il mio obiettivo è portare nello show il mio buonumore, sono un buontempone e soprattutto non giornalista, che quindi mi permette di svincolarmi dal dovere di fare informazione in un certo modo. Sono un giullare e i giullari hanno il diritto di dire quel che vogliono. Nella comunicazione è tutto paradossale, spesso mi ritrovo ospite in dei programmi, in cui parlo di politica estera con persone che fino al giorno prima si sono occupate di gomme da masticare. Noi, ridendo e scherzando, vogliamo dare informazioni in grado di aiutare le persone a capire“.
Barbareschi: “Il titolo è tratto dall’omonimo libro di Cipolla. Nel debutto avremo due ospiti, grandi talenti: il primo ha fatto di tutto per costruirsi, il secondo cerca quotidianamente di distruggersi… Nelle puntate avremo dei macro-temi, non per forza trattati con ospiti molto famosi. I veri protagonisti saranno gli argomenti, gli ospiti ed il pubblico“. In studio ci sarà anche una band, diretta dal Maestro Valeriano Chiaravalle.
Ancora il presentatore: “Ho chiesto di andare in onda in diretta, perché se non sono in diretta rischio di addormentarmi. Avremo un bellissimo studio da Napoli“.
Allegro ma non troppo diretta conferenza stampa, le domande dei giornalisti
La conferenza stampa di Allegro ma non troppo si avvia alla conclusione con le domande dei giornalisti. Barbareschi ammette: “Io sono pieno di difetti, ma non posso prescindere da me. Io non sono normale, sono anormale, ma per me non c’è possibilità di salvezza“. Il conduttore si cimenta in alcuni passi di danza classica, poi prosegue: “Io penso che coltivare il dubbio sia fondamentale, spero di incontrare sempre persone con idee diverse dalle mie perché questi incontri sono stimolanti. Allegro ma non troppo sarà una trasmissione non dogmatica, caratteristica che reputo stimolante“.
Barbareschi, rispondendo alla domanda di Marida Caterini, risponde: “Riportare Il Grande Bluff? La prima edizione è stata un capolavoro, ho fregato chiunque, compresa mia mamma che non mi aveva riconosciuto. Quando ha scoperto la verità è svenuta. L’effetto a sorpresa, però, è durato poco, è stato bello ma non si può rifare. Ero anche riuscito a farmi arrestare come pentito di mafia, era già tutto organizzato ma un magistrato, molto in gamba, me lo sconsigliò. Questa era una provocazione che mi sarebbe piaciuto molto fare”.
 
         
                 
                    


 
                                    