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La guerra è finita conferenza stampa 7 gennaio 2020

Tutte le dichiarazioni degli intervenuti alla presentazione della serie tv con protagonista Michele Riondino.

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La guerra è finita conferenza stampa
Tutte le dichiarazioni degli intervenuti alla presentazione della serie tv con protagonista Michele Riondino.
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Questa mattina, alla Casa del cinema di Roma, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di La guerra è finita, serie tv che debutterà in prima visione su Rai 1 da lunedì 13 gennaio ore 21.25.  .

La Guerra è finita vanta nel cast grandi interpreti, tra i quali Michele Riondino ed Isabella Ragonese, e la regia di Michele Soavi. La serie narra le vicende di alcuni sopravvissuti ai campi di sterminio ed il loro ritorno a casa poco dopo la Liberazione. In quattro serate li vedremo riscoprire il rispetto reciproco, la solidarietà, la voglia di giocare, studiare, lavorare, amare e raccontare la loro perduta umanità.

La guerra è finita, conferenza stampa – le dichiarazioni degli intervenuti

Intervengono alla conferenza stampa: Michele Riondino, Isabella Ragonese, Andrea Bosca ed i piccoli interpreti della fiction.

Sono inoltre presenti: Eleonora Andreatta, Carlo Degli Esposti, Sandro Petraglia

Interviene Eleonora Andreatta, Direttore di Rai Fiction: “È parsa una storia necessaria ed indispensabile. Racconta di una resurrezione di un gruppo di bambini e ragazzi, di un futuro che rinizia lasciandosi alle spalle. Il servizio pubblico ha il dovere della memoria. Questo è un affresco ampio, è la prima volta che la Rai porta alla luce con la serialità una storia che ha un fondamento reale”.

Prende la parola Carlo Degli Esposti per Palomar: “Quando per caso tornando da Israele venni a sapere che la radio cercava persone che avessero conosciuto Perlasca a Budapest mi scattò il bisogno di capire cosa si nascondesse dietro a questa storia. A distanza di 20 anni abbiamo deciso di trarre una storia originale basata su un racconto reale. Aver prodotto una storia che si chiama la guerra è finita quando forse potrebbe iniziare di nuovo è singolare e drammatico, ma il ricordare le storie individuali che hanno fatto rinascere dall’orrore della guerra è il monito più forte affinché non succeda più. Sono un inguaribile ottimista e mi auguro che il pubblico ci dia un grande segnale di speranza”.

L’intervento di Sandro Petraglia

Sandro Petraglia, già autore di Perlasca, racconta la sua esperienza: “Anni fa ho collaborato ad una riduzione de La tregua ed al tempo avevo analizzato la seconda pagina di Primo Levi, che parla appunto di un bimbo che non ce la fa a sopravvivere. Penso che quell’emozione abbia lavorato dentro me. È impossibile rendere il lager, ho pensato che forse l’unico modo era raccontare il dopo. C’era la possibilità di raccontare l’Italia che rinasceva dalle macerie e lo stupore di scoprire cosa era accaduto nei campi. Nel 1945 in Italia nessuno sapeva niente di ciò che era realmente accaduto nei campi ed abbiamo messo i nostri attori nella condizione di scoprirlo a poco a poco”.

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Interviene il regista, Michele Soavi: “Mia nonna si chiamava Levi ed era la cugina di Natalia Ginzburg ed ho ritrovato in questa storia un pezzo della mia famiglia. Da piccolo recitavo la filastrocca del re degli elfi di Goethe, una storia che racconta di un papà che cavalca in cerca del figlio e per me quel papà è Michele Riondino. La serie è intrisa di speranza. I piccoli attori (tra cui c’è mia figlia) hanno passato 4 mesi chiusi insieme a noi in un casale e si è creato un gruppo. È stata un’esperienza formativa e divertente”. Soavi introduce gli attori presenti in sala.

La guerra è finita, conferenza stampa: parlano i protagonisti

Michele Riondino parla dell’impatto emotivo di questa serie: “Questo film (ed il progetto in sé) ci ha dato la possibilità di ascoltare la storia dal punto di vista delle vittime “fresche”, cioè appena salvate. Le loro sono voci pulite ed inconsapevoli. Sul set si è vissuta questa forma di contrasto, valore aggiunto del film: abbiamo avuto la responsabilità di raccontare gli aspetti più profondi e dolorosi di questa storia, ma volendo al contempo tutelare i piccoli interpreti. È stato straniante, non eravamo attori, in quel momento eravamo solo due quarantenni che raccontano ad un bimbo di sei anni una storia ben lontana da una favola”.

La parola passa ad Isabella Ragonese

Isabella Ragonese parla del suo personaggio, Giulia: “È un bellissimo affresco. Tutto noi facciamo i conti con il passato. Giulia viene da una famiglia alto borghese e non ha vissuto sulla sua pelle la guerra. Il senso di colpa è il motore che la porta a voler far parte a tutti i costi di questo gruppo, della “Bella Italia”, di questi uomini e donne (i nostri nonni), che hanno ricostruito l’Italia.

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La Ragonese continua: “Giulia ha un compito importante, crede nella memoria, nel valore della testimonianza. Se non si chiariscono le colpe e non si racconta ciò che è successo, non si può andare avanti. Mi è stata data la possibilità incredibile di riflettere ed ascoltare per la prima volta questa storia da un punto di vista diverso, con lo stupore misto ad orrore ed incredulità. Bisogna essere puri e capaci di essere toccati profondamente, dobbiamo raccontare ciò che è accaduto in maniera coinvolgente e comprensiva alle nuove generazioni”.

Interviene anche Andrea Bosca: “Il mio personaggio mi ha molto emozionato. Mi sono detto ‘Beh è come se Stefano fosse tutti noi. Veniamo dall’altrove rispetto alle tragedie personali dei più bisognosi’. Abbiamo raccontato questa storia con verità, col cuore. Mi ha lasciato un segno. Tutti i personaggi arrivano al casolare spinti dai propri bisogni, Stefano arriva lì per l’amore che prova nei confronti di Giulia, ma è dopo che capisce il vero senso della sua presenza in quel luogo, lì si mette in gioco. Questo personaggio rappresenta chi di noi deve ancora compiere una scelta”.

La guerra è finita, conferenza stampa: polemica in sala

Dalla sala viene proposto un parallelo tra la storia raccontata e quella dei bimbi immigrati che oggi si trovano a vivere tragedie in solitudine in un paese straniero. Risponde Andreatta: “Le storie che scegliamo di produrre affondando le radici nel passato, ma hanno riscontro anche nel presente”.

Paolo Scotti de “Il Giornale” afferma che c’è una overdose di questa tematica, soprattutto tra i più giovani, e chiede provocatoriamente: “Perché non si parla mai dei gulag? Questa serie trattando per l’ennesima volta il tema non rischia di risultare retorica?”

Risponde Michele Riondino, visibilmente irritato: “La sua domanda è a favore di una reinterpretazione della Storia. Non può sminuire comparando vittime ad altre vittime che nulla hanno a che fare con la nostra storia. Non parliamo di gulag perché da noi non ci sono stati, non parliamo dei comunisti perché da noi non hanno ucciso. Parliamo di Italiani che hanno ammazzato altri Italiani. Ancora oggi al seguito di ‘Prima gli Italiani’ si tende a dimenticare ed a ripetere gli errori”.

Chiosa Carlo Degli Esposti: “Se questa è retorica, vorrei morire di retorica fino al mio ultimo giorno”.


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Giornalista pubblicista. Nata nell'epoca sbagliata. É donna del suo tempo, ma anche un po' degli anni'80 e dell'800 di Jane Austen. Ama leggere libri fino all'alba, scrivere, disegnare, creare. Guarda telefilm con una vaschetta di gelato al cioccolato d'estate e una tazza di tè bollente in inverno. La sua migliore amica è Shonda Rhimes.

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Chicago MED 8 giugno su Italia 1: trama, cast, spoiler finale

Nel corso della puntata, in ospedale arriva Avery, figlia della dottoressa Blake.

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Chicago MED Cambiare è difficile trama
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Chicago MED prosegue la propria programmazione su Italia 1 giovedì 8 giugno, quando in seconda serata sono trasmesse le puntate Cambiare è difficile ed È tutto lecito per il bene del paziente?. Gli appuntamenti sono visibili anche in diretta streaming e on demand su Mediaset Play.

Chicago MED Cambiare è difficile cast

Chicago MED Cambiare è difficile, regista e dove è girato

Cambiare è difficile ed È tutto lecito per il bene del paziente? di Chicago MED sono una produzione della Wolf Entertainment e della Universal Television. Gli ideatori e produttori del titolo sono Dick Wolf e Matt Olmstead.

I registi degli episodi sono Nicole Rubio e Oz Scott. Gli sceneggiatori, invece, sono Diane Frolov, Andrew Schneider e Safura Fadavi. Le riprese si sono svolte a Chicago, dove la serie è ambientata. In totale, la settima stagione del titolo è composto da ventidue appuntamenti. Ognuno di questi ha una durata di circa 45 minuti.

Chicago MED Cambiare è difficile spoiler finale

Chicago MED Cambiare è difficile, la trama

In Cambiare è difficile di Chicago MED, i colleghi Halstead ed Hammer riescono a mettere da parte i loro attriti per curare insieme un paziente molto anziano. Intanto, in ospedale arriva Avery, figlia della dottoressa Blake. La giovane è ricoverata in gravi condizioni dopo essere stata investita da una automobile.

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Infine, Scott e Charles si prendono cura di una persona che arriva al nosocomio soffrendo della ADHD, sindrome da Disturbo da deficit di attenzione – iperattività. Gli esperti, dopo i primi accertamenti, iniziano a dubitare sulla correttezza di tale diagnosi.

È tutto lecito per il bene del paziente?, la trama

Oltre a Cambiare è difficile, Chicago MED prosegue l’8 giugno con la puntata dal titolo È tutto lecito per il bene del paziente?. In essa è grande protagonista il dottor Stevie Hammer. La vita professionale, infatti, si mischia con quella privata dopo che, in ospedale, arriva la mamma. Quest’ultima, però, rifiuta le cure. Il protagonista, così, chiede aiuto a Taylor.

Infine, nel corso dell’episodio è centrale il passato in polizia di Scott. Nella struttura ospedaliera giunge una paziente, che ha bisogno di cure in seguito a una caduta. Il medico, però, riconosce il padre della paziente in quanto lo ha arrestato qualche anno prima con l’accusa di violenza domestica. Per questo, inizia a pensare che il ferimento non sia un semplice incidente.

Chicago MED Cambiare è difficile

Chicago MED Cambiare è difficile, il cast

Di seguito l’elenco degli attori e dei protagonisti da loro interpretati nel corso di Chicago MED.

  • Nick Gehlfuss: Will Halstead;
  • Torrey DeVitto: Natalie Manning;
  • Brian Tee: Ethan Choi;
  • Marlyne Barrett: Maggie Campbell;
  • Epatha Merkerson: Sharon Goodwin;
  • Oliver Platt: Daniel Charles;
  • Guy Lockard: Dylan Scott;
  • Kristen Hager: Stevie Hammer.

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Spirale di bugie serie tv Rai 2 – trama, cast, finale

Una coppia assume una tata per i propri piccoli. La giovane distruggerà la famiglia.

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Spirale di bugie serie tv Rai 2
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Rai 2 propone la serie tv dal titolo Spirale di bugie. Si tratta di un prodotto di genere thriller con atmosfere drammatiche.

La produzione è dell’Australia. L’anno di realizzazione è il 2021 e la prima stagione della serie si compone di quattro episodi in totale, ognuno della durata di 50 minuti circa.

Spirale di bugie serie tv attori

Spirale di bugie serie tv – regia, protagonisti, dove è girato

La regia è di Jason Herbison. Protagonisti principali sono Anna Fallmont e Jake Fallmont interpretati rispettivamente da Charlie Brooks e Brett Tucker. Nel cast anche Phoebe Roberts nel ruolo di Becky Hart.

Le riprese si sono svolte in Australia, in particolare a Canberra e zone limitrofe nel territorio della capitale australiana.

La produzione è della FremantleMedia Australia in collaborazione con Channel 5 Television e Network Ten.

Il film è conosciuto a livello internazionale con il titolo With intent.

Spirale di bugie serie tv dove è girato

Spirale di bugie – trama della serie tv in onda su Rai 2

La trama ha come protagonisti i coniugi Anna e Jack. Lei è una donna inglese, il marito invece è australiano. Perseguitati da misteriosi eventi che sono accaduti durante il loro soggiorno a Londra, i due coniugi decidono di trasferirsi in Australia portando i due bambini piccoli con loro.

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Una volta arrivati nella nuova sede Anna è determinata a riappropriarsi della sua vita ed iniziare da capo la sua esistenza insieme al marito.

Per far seguire i due bambini quando i genitori sono al lavoro Anna assume in casa una giovane baby-sitter di nome Becky. La nuova tata sembra perfetta, ma purtroppo non tutto è come sembra.

Per una serie di circostanze Anna sospetta che Jack, il marito, abbia una relazione con un’altra donna. Per scoprire di chi si tratta comincia a seguirlo e nella rabbia che la pervade, non si rende conto che sta perdendo la sua stabilità emotiva.

Verso la fine del primo episodio i telespettatori sapranno che Jack ha in effetti una relazione con Becky la tata appena assunta per prendersi cura dei piccoli Grace e Oliver.

Spoiler finale

A sconvolgere Anna non è tanto la scoperta della tresca del marito con Becky, ma il fatto che la tata è già la sua amante da tempo. Molto probabilmente dietro il suo aspetto innocente Becky nasconde qualcosa di molto losco. Ed infatti sospetta che Jack e Becky stiano complottando per sbarazzarsi di lei e prenderle i bambini.

Come fare per evitare che tutto ciò avvenga?

Spirale di bugie serie tv finale

Spirale di bugie: il cast completo

Di seguito il cast della serie tv Spirale di bugie e i rispettivi personaggi interpretati dagli attori

  • Charlie Brooks: Anna Fallmont
  • Brett Tucker: Jake Fallmont
  • Phoebe Roberts: Becky Hart
  • Alba Nicholls: Grace Fallmont
  • Hunter Hurley: Oliver Fallmont
  • Ned Kennelly: Oliver Fallmont
  • Neil Melville: Ray Tucker
  • Nadine Garner: Detective Taormina
  • Caroline Gillmer: Cynthia Fallmont
  • Alfie Gledhill: Liam Henderson
  • Bert LaBonté: Phil
  • Isabella Giovinazzo: Caroline Wilder
  • John Marc Desengano: Pavan Harisha
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Chicago Fire 8 giugno su Italia 1: trama, cast, spoiler finale

Nel corso della puntata, Stella Kidd sceglie di cogliere una nuova possibilità di diventare tenente.

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Chicago Fire Un ufficiale grintoso trama
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Chicago Fire, serie tv prodotta e ideata da Dick Wolf, torna su Italia 1 giovedì 8 giugno, quando in prima serata sono visibili le puntate Un ufficiale grintoso e Il pezzo mancante. Gli episodi, come di consueto, sono trasmessi anche in diretta streaming e on demand su Mediaset Play.

Chicago Fire Un ufficiale grintoso

Chicago Fire Un ufficiale grintoso, regista e dove è girato

Un ufficiale grintoso e Il pezzo mancante di Chicago Fire sono una produzione di Wolf Entertainment e di Universal Television. Tra i produttori esecutivi del titolo figurano il già citato Dick Wolf e il braccio destro Matt Olmstead. Oltre a loro ci sono Derek Haas, Joe Chappelle e Michael Brandt.

La regia è a cura di Matt Earl Beesley e Lisa Robinson. La sceneggiatura, invece, è scritta da Matt Whitney, Michael Gilvary e Andrea Newman. Le riprese si sono svolte a Chicago.

Chicago Fire Un ufficiale grintoso cast

Chicago Fire Un ufficiale grintoso, la trama

Nel corso di Un ufficiale grintoso di Chicago Fire, un problema meccanico coinvolge l’ambulanza 61. Infatti, si rompe l’aria condizionata. Il capo dei paramedici Hawkins, che la scorsa settimana ha iniziato una relazione con Violet, fa sì che venga riparata subito, evitando la fila alla compagna e a Brett.

Intanto, una vecchia conoscenza del passato torna alla Caserma 61 e chiede un favore a Mouch e ad Hermann, tra i pompieri più esperti di tutto il Distretto. Kidd ha una nuova possibilità di diventare tenente. Dopo la rinuncia del passato, il personaggio interpretato da Miranda Rae Mayo decide di cogliere l’opportunità.

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Il pezzo mancante, la trama

Oltre ad Un ufficiale grintoso, l’8 giugno è in onda anche la puntata di Chicago Fire dal titolo Il pezzo mancante. In seguito a un incendio in una industria, una persona rimane gravemente ferita. Inizialmente si pensa a un incidente fortuito, ma una telefonata anonima sembrerebbe voler indirizzare i protagonisti verso un’altra ipotesi. Severide e Seager, allora, indagano insieme nel tentativo di comprendere se l’incendio sia o meno doloso.

La Caserma 51 ha bisogno di un nuovo pompiere. Il Dipartimento, così, seleziona una serie di giovani che potrebbero occupare l’incarico. Una di queste reclute è messa alla prova nel corso di una chiamata.

Chicago Fire Un ufficiale grintoso spoiler finale

Chicago Fire Un ufficiale grintoso, il cast

Di seguito il cast di attori e dei personaggi da loro interpretati in Chicago Fire.

  • Taylor Kinney: Kelly Severide;
  • David Eigenberg: Christopher Hermann;
  • Eamonn Walker: Wallace Boden;
  • Christian Stolte: Mouch;
  • Joe Minoso: Joe Cruz;
  • Kara Killmer: Sylvie Brett;
  • Alberto Rosende: Blake Gallo;
  • Daniel Kyri: Darren Ritter;
  • Miranda Rae Mayo: Stella Kid.

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