Ci siamo: martedì 27 novembre alle ore 16:00 del pomeriggio è stato convocato ufficialmente il Consiglio di Amministrazione della Rai. Molte le novità che riguardano sia le nomine dei tre direttori di rete, sia l’introduzione di una nuova carica: la vicepresidenza della Rai, mai presente finora.
Lega e Movimento 5 Stelle hanno trovato un accordo per rinnovare le poltrone dei principali telegiornali dell’azienda di viale Mazzini.
La situazione in cui versa il consiglio di amministrazione della Rai potrebbe avere anche conseguenze drammatiche. Infatti una norma prevede, nel caso sia impossibilitata la nomina del Presidente dell’azienda televisiva pubblica, che si possa sciogliere il CdA e avviare il commissariamento.
Il presidente della commissione parlamentare di Vigilanza Alberto Barachini ha scritto ai componenti del Consiglio di amministrazione della Rai e, per conoscenza, ai presidenti delle Camere e al ministro dell’Economia e delle finanze.
Fabrizio Salini e Marcello Foa, attenti a quei due. Sono loro il tandem di nomi uscito dal cilindro del governo, più esattamente dal ministro del Tesoro ed Economia che li ha indicati per la carica di presidente e amministratore delegato di Viale Mazzini. Ma sarà il Cda a decidere e votare le cariche.
La pancia del cavallo Rai è in ebollizione. In attesa di definire gli ultimi due nomi del Cda di Viale Mazzini, quelli che dovrà designare il governo mediante il Tesoro, cresce il malcontento all’interno dell’azienda che si divide tra coloro che cercano riscatto dopo essere stati messi all’angolo dalla governance e altri che invece danno sfoggio allo sport preferito tra i dipendenti della Tv di Stato: saltare sul carro dei vincitori politici.
Dovrebbe essere una settimana decisiva per le nomine ai piani alti di viale Mazzini. Molti i nomi che circolano in questo periodo. Si dovrà naturalmente tenere conto del nuovo patto politico tra Lega e Movimento 5 Stelle per l’assegnazione delle poltrone.