Meglio l’asettico Auditorium di Renzo Piano o i fasti rinascimentali di Villa Giulia? Meglio i giurati e i presenzialisti immobili sulle poltrone di velluto rosso della Sala Sinopoli o l’andirivieni con chiacchiericcio, il disordine vivace e snob del Ninfeo? La diretta televisiva di ieri sera (Rai3, dalle ore 23 a oltre la mezzanotte) per la finale del Premio Strega ha dato chiaramente la risposta.
Cesara Buonamici è una lady dell’informazione televisiva. Il suo elegantissimo “mezzobusto” compare sulle frequenze del Biscione fin dalla nascita del tiggì di Canale 5, nel 1992. Insomma, è un volto-simbolo del telegiornale del quale è anche vicedirettrice, al punto che nella miniserie tv “Uno bianca” è comparsa interpretando se stessa.
È stata appena annunciata in Villa Medici, sede dell’Accademia di Francia in Roma, un’altra originale produzione ad alto potenziale artistico di Sky Arte HD, ossia il nuovo format Master of Photography, in onda dal 21 luglio su tale rete, in contemporanea in 5 paesi. È una vera e propria ricerca di nuovi talenti, ma questa volta della fotografia; e Sky ha scelto –tramite una prestigiosa giurìa– 12 concorrenti, che noi vedremo al lavoro in 8 puntate ogni giovedì fino all’8 settembre, alle prese con i temi proposti dalla giurìa. Il premio finale andrà al vincitore è ammonterà a 150 mila euro.
Terza puntata questa sera del programma Colpo di scena condotto da Pino Strabioli. L’appuntamento è su Rai 3 alle 20,30 con ospite Paolo Jannacci che ricorderà il padre Enzo. Jannacci junior proporrà una serie di testimonianze private e personali finalizzate a mettere in evidenza l’aspetto più intimo del grande artista che ci ha lasciato il 23 maggio del 2013.
Domenica 3 luglio. Su Raiuno, alle 20.35, Quarti di finale. Calcio – Campionato Euro 2016. Allo Stade de France di Saint-Denis si gioca stasera Francia-Islanda, l’ultimo incontro valido per i quarti del torneo, dopo la sconfitta dell’Italia ai rigori con la Germania.
Un Orlando Furioso da vedere e da ascoltare. Succede a Tivoli, Villa d’Este, perché una mostra da poco inaugurata, “I voli dell’Ariosto”, svela l’influsso che il poema dei paladini ebbe su tutte le arti. La pittura, prima di tutto. Siamo nel 1557 e nel suo “Il dialogo della pittura” il Dolce si sofferma sul canto VII dell’Orlando. E osserva: “Ma se vogliono i pittori trovare senza fatica un perfetto esempio di bella donna, leggano queste stanze dell’Ariosto nelle quali egli descrive mirabilmente la bellezza della fata Alcina; e vedranno quanto i buoni poeti siano ancora essi pittori”.
Nuova edizione di Overland al via il 13 luglio in seconda serata su Rai1. Tutti gli appuntamenti ogni mercoledì a distanza di una settimana e per quattro mercoledì successivi.
Franca Leosini è tra i personaggi più amati della Rai. Di una Rai che non ride, non si veste di lustrini, non si concede alla chiacchiera. E’ la Rai della Terza Rete di Angelo Guglielmi e di Sandro Curzi. Non la Rai dei grandi mezzi e della megaproduzioni. Invece quella che scava nella realtà, che fa pensare, che sonda l’animo umano. Prima autrice di “Telefono giallo”, poi, dal 1994, di “Storie maledette”, che conduce anche, Franca Leosini tratteggia attraverso faccia a faccia scarni e pregnanti identikit di condannati famosi, protagonisti di delitti che hanno stregato e spesso diviso l’opinione pubblica. Uomini e donne che per i telespettatori diventano diversi da quelli che i luoghi comuni della cronaca nera in certi casi creano. Meno mostri, più individui, pur se scheggiati da un sasso nero che ha bucato irrimediabilmente il loro vissuto.
E se il Premio Strega diventasse un format? Gli ingredienti sono: il maggiore alloro letterario italiano, la più vasta e variegata giuria (se ne vantava nel 1947 la fondatrice Maria Bellonci) formata da 400 ingegni cooptati ai quali si aggiungono, da qualche anno, 40 lettori “forti” e gli Istituti di cultura all’estero; ancora, il veleno delle polemiche (quest’anno, terminata la rivalità Mondadori-Rizzoli che si sono fuse, già si lamenta il primo degli esclusi dalla cinquina, Antonio Moresco); il caramello appiccicoso della mondanità capitolina; il duello all’ultimo voto in un rush che si chiude a mezzanotte di una calda serata di luglio.