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Cultura - programmi culturali in TV

Bella Ciao Per la libertà: su Rai 3 la storia del brano inno della Resistenza

La storia di Bella ciao, canzone della Resistenza italiana simbolo di libertà, raccontata attraverso un meticoloso lavoro di ricerca svolto dalla regista Giulia Giapponesi.

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Bella Ciao Per la libertà
La storia di Bella ciao, canzone della Resistenza italiana simbolo di libertà, raccontata attraverso un meticoloso lavoro di ricerca svolto dalla regista Giulia Giapponesi.
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Rai 3 propone oggi il docu-film dal titolo Bella Ciao Per la libertà. Da inno dei partigiani a canzone di lotta delle nuove generazioni di tutto il mondo, la forza di Bella Ciao non si arresta nemmeno a distanza di un secolo dalla sua nascita e nemmeno di fronte alla guerra in Ucraina, dove è stata cantata come inno alla resistenza.

Bella Ciao Per la libertà scene

Bella Ciao Per la libertà – produzione

Rai Documentari dedica al celebre brano una prima serata speciale con “Bella Ciao. Per la libertà”, in onda venerdì 22 aprile alle 21.20. Una coproduzione Rai Documentari, Palomar Doc e Luce Cinecittà per la regia di Giulia Giapponesi, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna ed il contributo di Bper Banca. Il docufilm ripercorre i misteri, la genesi e la storia di Bella Ciao, evocata ovunque si combatta contro l’ingiustizia e per questo considerata Patrimonio dell’Umanità nella lotta per la libertà. Oggi Bella Ciao è diventata una vera hit internazionale – oggetto di remix dance e techno e ispirazione per artisti di tutto il mondo – conosciuta dai più giovani anche perché nella colonna sonora della serie spagnola cult “La Casa di Carta”.

Bella Ciao Per la libertà resistenza

Bella Ciao Per la libertà docufilm

Ma il suo successo mondiale è davvero merito di questa serie? Il docufilm nasce proprio da questa necessità: ristabilire il percorso biografico di Bella Ciao che si intreccia alla storia del nostro Paese.

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La storia di Bella Ciao è saldamente intrecciata al territorio in cui vivo e in cui sono cresciutadichiara la regista Giulia Giapponesima il lavoro di ricerca che ho portato avanti, in questi anni mi ha permesso di scoprire molti aspetti del percorso della canzone che ancora non conoscevo e che aprono nuovi scenari”.

Il brano-simbolo della Resistenza inizia a diffondersi durante la Seconda Guerra Mondiale e gli anni del cosiddetto boom economico, in cui, grazie ai Festival della Gioventù diventerà nota in tutto il mondo. Raggiungendo così quel successo internazionale oggi erroneamente attribuito alla serie spagnola. Al materiale d’archivio inedito e alle immagini di cronaca dal mondo, si affianca la voce dei testimoni della Resistenza ancora in vita e degli attivisti.

Bella Ciao Per la libertà testimonianze

Il significato del brano

La grandezza di questo brano risiede tanto nella bellezza del suo messaggio universale di libertà, quanto nelle emozioni, fortemente contrastanti che suscita. Tristezza e al tempo stesso allegria ma la sua melodia riesce a conquistare persone lontanissime, superando barriere culturali e linguistiche.

Ad arricchire questo racconto, gli interventi di storici, musicisti e autori dei nuovi testi della canzone. Da Vinicio Capossela a Marcello Flores D’arcais, da Moni Ovadia a Cesare Bermani. E ancora Hazal Koyuncuer e Giacomo Scaramuzza, dai quali emerge una grande verità: “La poesia non è di chi la scrive, ma delle persone a cui serve”.


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Linea Verde 28 maggio, l’itinerario: i 35 km che separano Modena da Reggio Emilia

Nel corso della puntata sono mostrati alcuni prodotti tipici del territorio, come il Parmigiano e l'aceto balsamico.

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Linea Verde 28 maggio
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I 35 km che separano la città di Modena da quella di Reggio Emilia sono i protagonisti della puntata del 28 maggio di Linea Verde. L’appuntamento, al via dalle 12:20 su Rai 1 e Rai Play, è condotto da Beppe Convertini e Peppone Calabrese.

Linea Verde 28 maggio itinerario

Linea Verde 28 maggio, la cosiddetta Motor Valley

Linea Verde del 28 maggio, dunque, è ambientata nei territori dell’Emilia Romagna. La zona che separa Modena e Reggio Emilia è conosciuta anche con il nome di Motor Valley. Il luogo, infatti, è strettamente legato alla storia italiana dei motori.

Per tale motivo, il viaggio dei conduttori parte a bordo della Bacchetta Stanguellini, nota macchina d’epoca del 1948. Alla guida dell’autovettura c’è Francesca Stanguellini, nipote di nonno Vittorio. Quest’ultimo ha mosso i primi passi nel settore in compagnia di Enzo Ferrari.

Francesca, nel corso di Linea Verde del 28 maggio, racconta in che modo si è sviluppato nel territorio il settore automobilistico. Determinante, in tal senso, è stato il bisogno di meccanizzare il lavoro dei contadini.

Il lambrusco

L’itinerario di Linea Verde prosegue e raggiunge vari borghi. Tra questi ci sono Ghiardo di Bibbiano, Spilamberto di Modena, Roncolo, Castelvetro e, per l’appunto, Modena. Tutte queste soste hanno come grande protagonista il vino Lambrusco. Oggi il consorzio di tutela opera per la promozione della qualità di sei tipologie di Lambrusco DOC. Non si tratta più, dunque, del generico vino frizzante emiliano ma, bensì, di un prodotto cresciuto in modo esponenziale sia per ciò che riguarda la qualità che per la reputazione. Nel frattempo, nella puntata di Linea Verde torna Francesco Gasparri, che accompagna il pubblico lungo un percorso che ricalca le orme di Matilde di Canossa.

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Linea Verde 28 maggio tappe

Linea Verde 28 maggio, l’aceto balsamico e i salumi

A Linea Verde del 28 maggio è proposto un focus su altre produzioni tipiche del territorio. Su tutte l’aceto balsamico di Modena e il Parmigiano Reggiano, prodotti d’eccellenza la cui fama è riconosciuta in tutto il mondo. Spazio anche ai salumi, rigorosamente serviti con le tigelle o con gnocco fritto.

Infine, in compagnia di importanti chef, nel corso di Linea Verde di domenica sono mostrate le ricette di alcuni dei piatti tipici della regione. Per questo è raccontata la preparazione dei tortelloni, pasta all’uovo che di solito è farcita con del prosciutto magro. Il cuoco Luca Marchini, invece, racconta la nascita delle polpette di pane su un letto di zabaione, inventate da Luciano Pavarotti.


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Melaverde 28 maggio, dal Friuli Venezia Giulia all’Emilia Romagna

Nel corso della puntata i conduttori riflettono sul legame tra il cibo e l'evoluzione umana.

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Melaverde 28 maggio
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Domenica 28 maggio, dalle 11:50 su Canale 5, è prevista la messa in onda di Melaverde. Lo storico programma del Biscione è condotto come al solito da Ellen Hidding e Vincenzo Venuto. La puntata è trasmessa in diretta streaming e on demand dal sito di Mediaset Play.

Melaverde 28 maggio itinerario

Melaverde 28 maggio, l’Emilia Romagna

Il viaggio di Melaverde del 28 maggio parte dall’Emilia Romagna. Qui, in particolare, i conduttori si recano a Bologna, capoluogo di regione. Alle porte della città si trova un luogo dove sia gli adulti che i bambini hanno la possibilità di imparare molto sulla storia dell’alimentazione. Si tratta del FICO, acronimo di Fabbrica Italiana Contadina. Con tale nome si intende uno dei più importanti parchi del cibo presente in Italia.

Inaugurato nel 2017, si articola in uno spazio di circa 10 ettari. Otto di questi ospitano negozi e ristoranti, per un totale di 150 aziende rappresentate. I restanti due, invece, occupano l’esterno e sono dedicati alle attività agricole di coltivazione ed allevamento. Come racconta Melaverde del 28 maggio, nei cinque anni di apertura FICO ha attirato milioni di visitatori.

L’agricoltura come tappa fondamentale per l’evoluzione dell’uomo

In occasione della visita al FICO, nel corso di Melaverde del 28 maggio è proposto un lungo focus sull’agricoltura e sulla coltivazione della terra. Tali attività, infatti, hanno rappresentato una tappa fondamentale per l’evoluzione degli esseri umani.

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Inoltre, come sottolineano i conduttori di Melaverde del 28 maggio, la puntata permette di riflettere sul mondo del cibo e sulla cucina. Fattori, questi, che hanno da sempre rappresentato anche la cultura e le abitudini di noi umani in un determinato periodo storico.

Punto di partenza per la riflessione è una frase famosissima del filosofo tedesco Ludwig Feuerbach, che nell’ottocento disse: “L’uomo è ciò che mangia”.

Melaverde 28 maggio tappe

Melaverde 28 maggio, il Friuli Venezia Giulia

Durante la puntata di Melaverde di domenica 28 maggio ci si sposta in Friuli Venezia Giulia. La regione è il teatro di una storia con protagonisti due fratelli. Questi, spinti dalla volontà di continuare l’attività di famiglia, hanno scelto di gestire un allevamento dai grandi numeri.

Poco tempo dopo, però, hanno maturato dei dubbi e, alla fine, hanno scelto di fare un passo indietro, convinti che quella non fosse la scelta giusta. Oggi, dopo tanta fatica, i due mandano avanti un’attività decisamente differente. Il centro del lavoro è una storica latteria, dove un tempo il loro padre consegnava il latte. Attualmente, come racconta Melaverde, la latteria è la sede della produzione di grandi formaggi rigorosamente biologici, con i quali portano avanti la tradizione friulana.


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Ulisse-Il piacere della scoperta, il 25 maggio Alberto Angela omaggia papà Piero

Nell'appuntamento presenziano vari ospiti, tra cui Jovanotti e Riccardo Muti.

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Ulisse-Il-piacere-della-scoperta-speciale-Piero-Angela
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Alberto Angela omaggia il papà Piero Angela in uno speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta, in onda in prima serata su Rai 1 giovedì 25 maggio. L’appuntamento è visibile anche in streaming e on demand su Rai Play.

Ulisse-Il piacere della scoperta speciale Piero Angela ospiti

Ulisse-Il piacere della scoperta speciale Piero Angela, la lunga carriera del divulgatore

Lo speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta è un omaggio a Piero Angela. Il divulgatore scientifico è scomparso a 94 anni nell’agosto del 2022. La storia professionale di Piero si è intrecciata per decenni con quella della Rai e, più in generale, con quella della televisione italiana.

In Ulisse-Il piacere della scoperta è ricostruita la grande carriera di Piero Angela. Quest’ultimo è arrivato nella TV di Stato nel 1951. Nel tempo ha ricoperto diversi ruoli, tra cui quello di inviato nella guerra in Vietnam.

Ma la carriera di Piero Angela è legata soprattutto all’ambiente della divulgazione scientifica. In questo genere ha esordito nel 1971 con Destinazione uomo. Ma è dieci anni più tardi che prende il via la serie Quark, format dal quale sono nati vari spin off, tra cui il celebre Super Quark.

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Le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella

Nello speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta, Piero Angela è omaggiato in primis dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Quest’ultimo, in particolare, ha ricordato come il divulgatore abbia “costruito un patrimonio di sapienza ancora oggi accessibile a tutti”. Inoltre, ha affermato: “Piero ci ha consegnato anche per il futuro un patrimonio di cultura e di senso di responsabilità. Tutti noi gli siamo riconoscenti

Durante il racconto di Ulisse-Il piacere della scoperta ci sono anche i racconti in prima persona dello stesso Piero Angela, protagonista di alcune clip nelle quali ripercorre le fasi importanti della sua esistenza. Ed è così che, dall’infanzia sotto le bombe si arriva all’impegno contro le bufale scientifiche e al suo ultimo impegno tv intitolato Prepararsi al futuro.

Ulisse-Il piacere della scoperta speciale Piero Angela 25 maggio

Ulisse-Il piacere della scoperta speciale Piero Angela, gli ospiti

Nello speciale di Ulisse-Il piacere della scoperta il divulgatore è ricordato da numerosi ospiti. Oltre che dal figlio, il divulgatore è omaggiato in primis da Giorgio Parisi, Premio Nobel per la Fisica. Attesi l’astronauta Paolo Nespoli e la giornalista Gaia Tortora, che si concentra sulla grande amicizia tra Piero e suo papà Enzo.

Ma, ancora, nello speciale c’è Stefano Bollani, che racconta il mondo del jazz, grande passione di Angela. Riccardo Muti, poi, spiega il perché il divulgatore abbia scelto di utilizzare l’aria sulla quarta corda di Bach come sigla dei suoi programmi. Infine, Jovanotti parla di quando, per un suo tour, Piero gli ha fatto compagnia in tutte le tappe.

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