Sabina Guzzanti è stata allontanata da Piazzapulita, il programma di approfondimento di La7, condotto da Corrado Formigli. La puntata di giovedì 15 dicembre del talk show di approfondimento politico e sociale è stata l’ultima per l’attrice. La Guzzanti partecipava con edizioni speciali del suo Tg porco, parodia degli ingessati notiziari che caratterizzano la tv pubblica e privata senza esclusione per quelli della pitataforma satellitare che sembra allinearsi al trend.
E fu subito polemica. Come è possibile, si sono chiesti in tanti, forse troppi, che un’icona della tv pubblica come Raffaella Carrà, affidi ad una rete Mediaset la propria decisione di allontanarsi dalla scena televisiva? A rinfocolare la polemica è intervenuta anche la trasmissione radiofonica Radio2 per voi condotta da Antonello Piroso e Camila Raznovich ogni mattina alle 10.
La terza stagione di Braccialetti Rossi 3 sta per chiudere i battenti. Giovedì primo dicembre va in onda l’ultima puntata. Il racconto di quest’anno è stato letteralmente “inventato” dagli sceneggiatori perché la serie spagnola alla quale la fiction era ispirata si è fermata alla seconda stagione.
La paternità mancata sembra essere il discutibile trend della recente fiction targata Rai1. La paternità mancata significa l’improvvisa scoperta di essere figli di una persona differente da quella che sia chiamata “papà” per tanti anni. In un periodo in cui la famiglia appare così disgregata e precaria nei sentimenti, la fiction di Rai1 fornisce purtroppo un esempio negativo.
La terza stagione di Braccialetti Rossi non regge il confronto con le precedenti. E anche gli indici d’ascolto sono significativi di una tendenza del calo di interesse negli affezionati della serie.
Sta diventando davvero insostenibile la continua disponibilità dell’azienda di viale Mazzini ad accogliere sulle sue reti personaggi Sky ricoprendoli di “onori televisivi” oltre che di congrui cachet. Primi nomi di una lunga lista sono Carlo Cracco, Joe Bastianich e Antonino Cannavacciuolo ospite addirittura all’ultimo Festival di Sanremo. Ma quel che sta accadendo in questo scorcio di autunno televisivo supera ogni previsione e lascia il telespettatore perplesso.
Niente di nuovo sotto il sole di Rai3. Peggio: tutto già visto. Non ci sono frammenti di novità, di innovazione, di creatività nella prima puntata di Politics- Tutto è politica andata in onda il 6 settembre su Rai 3 con la conduzione “giovane” di Gianluca Semprini.
Pensavamo di aver toccato il fondo con la programmazione televisiva del mese di luglio. Già allora le repliche si susseguivano a ritmo continuo.
Dopo anni di sudate carte, proprio adesso che Milena Gabanelli si era decisa a lasciarsi andare alla minigonna, su Rai 3 è piombata la netiquette vestiaria di Daria Bignardi. Dev’essere stato questo improvviso colpo di testa, a convincere la direttrice della terza rete.
Non si capisce altrimenti perché concepire la fatica più inutile sulla faccia del globo terracqueo: pensare un dress code per imporre sobrietà a Rai 3, canale dove il personaggio più esuberante è Bianca Belinguer con le sue camicette. Specie perché le recenti cronache di costume ci hanno regalato un insegnamento preciso, e cioè che, per togliere appeal a una donna, basta molto meno: sarebbe stato sufficiente distribuire calze verdi.
Sembrava che, finalmente, con l’avvicinarsi della stagione calda, il contenitore pomeridiano di Rai 1 diventasse, grazie a Estate in diretta, un programma all’insegna della leggerezza e di un intrattenimento dedicato ad un pubblico familiare. Speravamo in un guizzo di creatività da parte degli autori della versione estiva de La vita in diretta.