Nuove nomine Rai. Il governo giallorosso ha creato scompiglio all’interno dell’azienda di viale Mazzini. La recente alleanza di governo tra il Partito Democratico e il MoVimento 5 Stelle, a cui si è aggiunto recentemente Matteo Renzi con Italia Viva, ha richiesto nuove nomine sia nel consiglio di amministrazione Rai, sia ai vertici delle principali poltrone. […]
Lega e Movimento 5 Stelle hanno trovato un accordo per rinnovare le poltrone dei principali telegiornali dell’azienda di viale Mazzini.
Calma apparente a viale Mazzini. Sembra che il fuoco delle nomine stia covando sotto una fitta cenere. Intanto c’è da registrare che, dopo tre settimane dall’insediamento di Marcello Foa sulla poltrona di nuovo presidente, non è stato convocato nessun consiglio d’amministrazione e neanche riunioni finalizzate ad affrontare la gestione ordinaria.
Ci mancava pure il figlio di Marcello Foa. Il caso della presidenza Rai sta ridisegnando le alleanze politiche. In Parlamento si litiga più sulle poltrone che sui programmi elettorali che attendono di essere realizzati.
Il nuovo Consiglio di Amministrazione Rai si è insediato questo pomeriggio in Viale Mazzini sotto la Presidenza del Consigliere anziano Marcello Foa, nominato dal Ministero dell’Economia.
Quando ci sono in ballo le nomine Rai si finisce sempre in un papocchio. Stavolta la maggioranza di governo si è incartata sulla scelta della figura designata a diventare presidente di Viale Mazzini.
Fabrizio Salini e Marcello Foa, attenti a quei due. Sono loro il tandem di nomi uscito dal cilindro del governo, più esattamente dal ministro del Tesoro ed Economia che li ha indicati per la carica di presidente e amministratore delegato di Viale Mazzini. Ma sarà il Cda a decidere e votare le cariche.
Dovrebbe essere una settimana decisiva per le nomine ai piani alti di viale Mazzini. Molti i nomi che circolano in questo periodo. Si dovrà naturalmente tenere conto del nuovo patto politico tra Lega e Movimento 5 Stelle per l’assegnazione delle poltrone.
Il nuovo governo si è insediato. Ora si aspetta lo spoils system nelle aziende. E quindi anche alla Rai, da sempre specchio di chi politicamente comanda, si attendono le nomine. Con il governo pentaleghista diventa difficile la riconferma del direttore generale-amministratore delegato Mario Orfeo e del presidente Monica Maggioni.
C’è poco del tanto atteso cambiamento sfogliando i cv degli aspiranti candidati al nuovo cda Rai, messi online dai siti della Camera e del Senato. In corsa per i 4 posti (su 7) previsti dalla nuova legge sulla Rai di Matteo Renzi (gli altri tre saranno scelti dal Governo e dai dipendenti Rai).