La terza puntata del live show a The Voice ha ulteriormente sfoltito la schiera dei pretendenti alla vittoria finale. Dopo ieri sera, ognuno dei coach potrà infatti fare affidamento su soli tre concorrenti per un totale di 12 cantanti ancora in gara. La serata ha conquistato 2.824.000 spettatori con il 13,02% di share. Come ogni giovedì, abbiamo seguito le esibizioni dei ragazzi di Pelù, Noemi, Cocciate e Raffaella. Queste le nostre valutazioni dei concorrenti e dei loro pigmallioni.
Team Noemi
Silvia Capasso, brano: “Tutti i brividi del mondo” di Anna Oxa. La nostra impressione è che la Capasso riesca a dare il meglio quando canta in inglese. Stasera non è stata all’altezza delle aspettative. Sforza troppo, si trova spesso a cantare di gola, quasi ad urlare. Non ha brillato, soprattutto tenendo conto delle grosse aspettative che c’erano su di lei dopo la prova maiuscola della scorsa settimana.
Voto: 5,5
Giuseppe Scianna, brano: “La cura” di Franco Battiato. Arrangiamento più lento rispetto all’originale, che esalta la sua voce così particolare. La sua prova ci piace, lui è carico di sentimento ed è perfetto sui tempi. Nonostante la voce “vetrosa”, riesce ad esprimere delicatezza e sensibilità. Ha saputo tirare fuori l’anima della canzone, dimostrandosi un grande interprete. E’ il pezzo pregiato del suo team, non ci sono dubbi.
Voto: 8,5
Diana Winter, brano: “Eppur mi son scordato di te” della Formula 3. Dichiara di voler giocare con la voce, ma non ci sembra abbia le capacità per poterselo permettere. L’arrangiamento le calza a pennello, e la cosa la favorisce non poco. Secondo noi non riuscirebbe a reggere l’intera durata di un concerto senza divenire afona. Noemi la salva perché compone e scrive. Ma per giustificare la promozione, la Winter deve essere almeno il De Andrè del 2000.
Voto: 5-
Flavio Capasso, brano: “Virtual insanity” di Jamiroquai . Prova più che discreta per Flavio. Perfetti ogni passaggio e cambio di tonalità, è senza dubbio convincente. Anche la sua presenza scenica non è male. Di questo ragazzo ci ha colpiti la costanza.
Voto: 7,5
Noemi, voto 5. Porterà Diana fino in fondo, qualunque cosa accada. E’ palese. Non ha voce, ma deve scrivere davvero testi stupendi. Ma la trasmissione si chiama “The Voice”, e non “The Writer”.
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Team Cocciante
Giulia Saguatti, brano: “Sweet Dreams” degli Eurythmics. Prova dignitosa, in linea con le capacità mostrate dalla concorrente. Forse non è un pezzo particolarmente adatto a lei, che ci pare essere meno a suo agio sugli urlati e sugli acuti. Non capiamo, poi, perché si è vestita da pinguino.
Voto: 7
Elhaida Dani, brano: “Nessun dolore” di Lucio Battisti. Stratosferica anche stasera, nonostante la canzone non sia delle più fruibili. Questa ragazza con la propria voce riesce a fare quello che vuole ha ragione Riccardo: non conosce frontiere. Tecnica sopraffina, un’estensione vocale impressionante, per noi Elhaida resta la grande favorita alla vittoria finale.
Voto: 10
Lorenzo Campani, brano: “In the name of love” degli U2. Prova superba anche per lui, altro pezzo da novanta della scuderia Cocciante. Grinta da vendere, e voce potentissima e graffiante. Sa anche dialogare col pubblico durante l’esibizione.
Voto: 9
Mattia Lever, brano: “Meraviglioso” di Domenico Modugno. E’stato bravissimo nell’intro, molto meno nello svolgimento. Non ha trasmesso grande “sense of wonder”, come avrebbe richiesto la canzone. Sicuramente è migliorato parecchio rispetto all’inizio, ma non ci è sembrato ancora pronto per il grande salto. Il televoto lo sospinge, ma se non avesse partecipato alla trasmissione della Clerici, sarebbe già tornato a casa da un bel pezzo.
Voto: 6,5
Cocciante, voto 9: l’impressione è che, suo malgrado, dovrà sopportare la presenza di Mattia Lever ancora a lungo. E’ un peccato che Giulia sia stata eliminata, ma tra lei e Lorenzo, neppure noi avremmo avuto dubbi. La scelta del brano assegnato ad Elhaida è sintomatica di una reale convinzione negli straordinari mezzi della ragazza di Tirana, capace di trasformare in oro qualsiasi cosa. Ha in mano una coppia d’assi, e sa giocare splendidamente le proprie carte.
Team Carrà
Manuel Foresta, brano: un medley di canzoni di Elvis Presley. Buona prova, anche stasera. Per noi è il migliore dei quattro della Raffa. Grintoso, carismatico, molto a suo agio sul palco. Anche la Carrà ha capito che deve puntare su di lui. Intanto il pubblico lo premia.
Voto: 8
Veronica De Simone, brano: “Cuore” di Rita Pavone. Prova più che discreta, molto meglio rispetto alla scorsa settimana. La biondina sembra meno tesa, anche se la grinta di Rita Pavone proprio non ce l’ha.
Voto: 7
Stefania Tasca, brano: “Moon Dance “ di Michael Bublè. Prova brillante della concorrente che, senza l’impiccio della batteria, sfodera una voce notevolissima. Ci ha piacevolmente impressionati. Peccato non possa continuare, a livello vocale era sicuramente la più brava della sua squadra. Si riscatta alla grande dalla prova un po’ così della settimana passata.
Voto: 8
Emanuele Lucas, brano: “Baila Morena” di Zucchero. Emanuele non ha gran voce. Sarà un bel ragazzo, saprà muoversi. Ma come cantante, non è proprio il massimo. L’arrangiamento del pezzo, ad un certo punto, prevede in pratica che lui non canti. Non meritava di certo di arrivare così lontano, ma lui è esente da colpe. La sua prova è sufficiente, ma inferiore a quella degli altri.
Voto: 6
Raffaella Carrà, voto 4: diabolicamente, persevera. Per lei vale il discorso fatto per Noemi. Abbiamo capito che vede in Emanuele un potenziale Show-Man, ma non è questo lo scopo del programma. Boccia Stefania adducendo, per l’ennesima volta, il pretesto dell’età. Almeno, parlasse con chiarezza.
Team Pelù
Danny Losito, brano: “Roxette” dei Police. Stasera non ha mal di gola, e si sente. Interpretazione più che buona, discreta la presenza scenica. Tira fuori tutta la grinta che ha in corpo, come un vero rocker deve fare.
Voto: 7,5
Francesco Guasti, brano: “Musica Ribelle” di Eugenio Finardi. Solita grinta, solita voce roca che colpisce e trascina. Dentro al pezzo fino in fondo, ottima interpretazione. Meno male che non gradiva la canzone. Scivola un po’ sul testo, in avvio, e per questo mezzo voto in meno
Voto: 7,5
Timothy Cavicchini, brano: “Rag Doll” degli Aerosmith. Buona performance, ma ci è sembrato meno scatenato del solito. Certo, questo ragazzone ha una presenza scenica notevole, che lo aiuta a cavarsi d’impaccio anche quando non è proprio brillantissimo. Mano mano si scioglie, e torna ad essere quello che conosciamo.
Voto: 7,5
Cristina Balestriere, brano: “In alto mare” della Bertè. Brava anche lei, nel complesso, anche se le manca quel quid che renderebbe l’esecuzione perfetta.”‘O Vesuvio”, come la chiama Piero, ha la stoffa della rocker. Nonostante non sia proprio filiforme, sa muoversi bene sul palco. E ciò non guasta mai.
Voto: 8-
Piero Pelù, voto 8: Oggettivamente, è riuscito a portare avanti i migliori. Forse la sola Cristina ci aveva lasciati perplessi, ma la sua crescita ha dato ragione alle scelte del coach. Salva Francesco Guasti, è per noi fa bene. Una voce come la sua è inconfondibile. E trovare voci inconfondibili dovrebbe essere l’obiettivo per ognuno dei coach.
La terza serata live sta per iniziare.The Voice of Italy entra nella fase quattro: Dopo le blind audition, le battle e le ultime eliminazioni, stasera si provvederà ad una ulteriore scrematura dei concorrenti, al termine della quale rimarranno solamente 12 cantanti in gara. Il TG2 si collega con lo studio di The Voice, dove Fabio Troiano e Carolina Di Domenico condurranno la terza puntata del live show.
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Questo è un blog che parla soprattutto del più diffuso e popolare dei mass media, la televisione. Ma mi permetto di parlare di un avvenimento che della mancanza di televisione si è giovato. Una contraddizione?
No, una riflessione sulla specificità di un mezzo di comunicazione e sul fatto che abusarne, in certe circostanze, è un boomerang.
È iniziata la seconda stagione di Mtv SPIT, il programma delle battaglie Rap freestyle. L’attesa era alta soprattutto per la presenza, tra i giurati, del redivivo Morgan. Tra un botta e risposta e l’altro, abbiamo seguito i duelli della prima puntata (vinta da Nitro). Questi i nostri giudizio sulla qualità delle battle e dei giudici.
Prima Battle: ANAGOGIA vs NITRO
La sfida è strutturata in due fasi: nella prima ognuno ha un minuto di freestyle senza contraddittorio, nell’altra ci si fronteggia in un botta e risposta. In entrambi i duelli, la supremazia di Nitro è apparsa schiacciante. Il suo Rap è veramente esplosivo, incalzante e divertente. È vero, lui ha partecipato al programma già lo scorso anno. Ma la differenza è tale da non poter dipendere solo dall’esperienza. Anagogia manca di ritmo, e stenta a rimanere in tema (oltre che a trovare le rime giuste). I giurati, all’unisono, sono concordi con le nostre osservazioni.
Voti: Anagogia 5, Nitro 8
Seconda Battle: MC NILL vs EASY ONE
Stavolta i concorrenti si fronteggiano in un botta e risposta che ha come tema i personaggi ritratti su magliette da indossare dopo essere state estratte a sorte da un bidone. La trovata, potenzialmente esplosiva, non conduce però a esiti esaltanti. A Mc Nill toccano Obama e Saviano, per Easy One ci sono invece Belen Rodriguez e Michael Jackson. Nill sembra essere molto più ispirata e dentro la sfida, non ha remore ad incalzare il rivale (memorabile la battuta “non puoi fare Jackson, te, c’hai troppa panza!”). Easy ci va davvero leggero. Non ci siamo coi riferimenti, spesso imprecisi. Incomprensibile il legame tra Saviano, Baggio e Caravaggio. La sfida si decide con l’applausometro, che premia Nill.
Voti: 7,5 Nill, 6.– Easy
Finale: MC NILL vs NITRO
Sfida strutturata come la prima della serata nella quale, a nostro avviso, Nitro appariva molto più pimpante e sveglio rispetto all’avversaria. Dimostra di avere un bagaglio di conoscenze più ampio, e raramente scade nell’autoreferenza, come invece fatto più volte da Nill. Non conosce incertezze e tempi morti durante il freestyle, e nel botta e risposta rintuzza ogni tentativo dell’avversario, che infatti, alla lunga, perde parecchio di mordente. La svolta c’è stata quando il tema s’è spostato sulla cinematografia, e Nitro ha sciorinato una serie di virtuosismi chiamando in causa registi visionari quali Lynch e Cronemberg. È stato il verdetto del pubblico, però, a spedire il ragazzo dritto in finalissima.
Voti: 7 Nill, 8,5 Nitro
Ed ecco i voti dei giurati
Ensi 8: è stato il campione della passata edizione, e dimostra di essere di sicuro anche il più competente tra i membri della giuria. Riprende senza remore Morgan ricordandogli quale sia l’essenza del freestyle e, a nostro parere, non sbaglia mai una valutazione.
Paola Zukar 6,5: non ha convinto affatto durante la seconda prova, quando ha assegnato la propria preferenza a Easy One. Si è però riscattata in finale, rivelando a Nill d’essersi ricreduta sul suo conto e d’aver sbagliato.
Max Pezzali 5: durante la seconda sfida è l’unico convinto che Easy sia riuscito a “svicolare” da situazioni difficili, quando era evidente il contrario. In finale assegna la propria preferenza a Nill senza motivare granché la decisione. Ed anche stavolta, per noi, sbaglia.
Morgan 5: troppa voglia di protagonismo, e argomenti inconsistenti portati a suffragio delle proprie tesi. Sul freestyle con le magliette si lamenta dei soggetti poco stimolanti, quando la bravura del rapper sta proprio lì. Poi accusa Nitro di scarsa gentilezza nei confronti dell’avversario, e di essere stato troppo egotico. Forse, essendo la sua rivale una signorina, avrebbe dovuto cavallerescamente farsi da parte? Ci sembra che ancora non abbia ben chiaro che qui le cose funzionino diversamente da X Factor.
Stella Pende torna in video da giovedì 9 maggio, in seconda serata su Italia 1. Conduce la terza edizione di Confessione Reporter. La giornalista propone cinque nuove puntate dedicate al mondo dei reportage. Il primo appuntamento porterà il telespettatore in Mali, divenuto la new company del terrorismo internazionale e definito il nuovo Afghanistan.
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Motori che passione. Per tutti gli appassionati delle quattro ruote, ma anche per tutti gli altri telespettatori che sognano auto spettacolari e di grande potenza, ritorna, dal 9 maggio, ogni giovedì alle 21:00, su Discovery Channel (Sky Canali 401, 402 e in HD) Top gear. Il programma è giunto all’edizione numero diciannove e si presenta in una veste rinnovata, sempre piena di suspense.
La tv in tutte le salse mette lo spettatore a tavola. Ci sono “Masterchef”, “La Prova del cuoco”, “La Terra dei cuochi”, “I menù di Benedetta”, “Stelle e Padelle”, “Il club delle cuoche”, “Chef per un giorno”, “Gusto del Tg5”… E non è finita qui per i fornelli in tv. Dai programmi si passa alle fiction… “Benvenuti a tavola Nord vs Sud”, “Italian Restaurant”, “Mai storie d’amore in cucina”…
“Person of Interest”, serie evento ideata da J.J. Abrams e da Jonathan Nolan, ha fatto il suo esordio in chiaro, su Italia 1 il 7 maggio, in seconda serata, alle ore 23.10. Intanto è attualmente in onda la seconda stagione inedita, ogni sabato, su Premium Crime (Mediaset Premium ).
Ecco quali sono stati i programmi più visti della settimana appena trascorsa. Analisi rete per rete dei campioni di share e d’audience
E’ confermato: a settembre torna in prima serata su Rai 2 Un minuto per vincere, il game show condotto da Nicola Savino, di cui la rete di viale Mazzini propone la seconda edizione. Il titolo prende spunto dal fatto che il gioco potrebbe cambiare la vita ai concorrenti in un minuto.