Folco Quilici, il ferrarese che ha visto 86 primavere, non si stanca di viaggiare. Ora lo fa soprattutto con la penna, firmando libri di spessore storico. Per Mondadori è appena uscito “L’isola dimenticata”, un romanzo derivato da fatti realmente accaduti. L’isola del titolo si trova nel Tirreno. Nel 1943 è ridotta alla fame, poiché i tedeschi impediscono qualsiasi contatto con la terraferma.
E’ domenica. Mi risponde al telefono dalla veranda del suo buen retiro, 50 metri quadrati a Porto Santo Stefano. “Sto incollata al balcone e vedo il mare. E’ inquieto, ma il cielo è di un azzurro incredibile. Adoro guardare il mare, a volte mi rassicura, a volte mi turba”.
Anna Kanakis – la siciliana di padre greco diventata miss Italia nel ’77, a quindici anni, e poi modella e attrice di cinema e tv – è sempre senza fronzoli, diretta: nello sguardo e nella voce profonda. Per esempio, la scelta del “buchetto” a Porto Santo Stefano? “E’ vicino a Roma, dove vivo da due anni con mio marito dopo i 10 anni passati insieme a Milano, ha un mare bellissimo e non è soffocata dalla movida di Porto Ercole”.
Vip e letteratura, Franco Di Mare: sono un lettore ubiquo, onnivoro e disordinato e vi spiego perché
Con la puntata del venerdì ha chiuso la settimana alla conduzione di UnoMattina ed è già pronto, nella controra che dà il via al week end, a salire su un aereo per l’ennesimo viaggio. Non perde l’abitudine di inviato speciale Franco Di Mare, che ha confezionato per la Rai reportage e cronache da tutto il mondo, dagli scenari di guerra del Kosovo e della Bosnia a quelli del Medio Oriente e dell’Africa, dall’America Latina agli Usa e alla Russia.
E’ stata una dirompente Lea Garofalo nel film tv di Marco Tullio Giordana prodotto dai Rai Fiction, applaudito al Roma Fiction Fest 2015, andato in onda su Rai Uno con ottimi ascolti. Ma è anche volto del cinema e del teatro. Sul grande schermo con Marco Bellocchio in “Vincere” e “Bella addormentata” e con Nanni Moretti in “Mia madre”. E ama moltissimo il teatro, che l’ha impegnata nelle scorse settimane a Roma con la trilogia di Filippo Gili, una riflessione inusuale sulla morte. E’ Vanessa Scalera, versatile e riservata attrice pugliese dagli occhi ardenti e dalla figura slanciata, dallo sguardo profondo che sa aprirsi però al sorriso più coinvolgente.
A 38 anni Alessandro Circiello, romano e romanista, ha un curriculum da leccarsi i baffi, tanto per rimanere nel personaggio, che è una star della cucina. E infatti è chef (premiato come Miglior Cuoco dell’anno 2010, con il Green Economy l’anno dopo e Stelle del Sud nel 2013) ma anche volto tv, attualmente su Rai Gulp con Ricette a colori e Ricette per ragazzi. Non basta. E’ pure insegnante nel campo alla Luiss, consulente del Ministero dell’Ambiente, membro della Commissione Nutrizione e Alimentazione del Ministero della Salute.
La tv swinging lo annovera tra i suoi maestri, la radio tra le sue voci più amate. E’ Dario Salvatori, l’esegeta per eccellenza della canzone, italiana e non. Un epigono di Renzo Arbore (col quale ha lavorato da Bandiera Gialla a Quelli della notte) non solo per l’enciclopedica conoscenza del settore, ma anche per lo stile: sorprendente il suo abbigliamento autenticamente anni Cinquanta/Sessanta, confermato da un accenno di ciuffo sulla fronte; coinvolgente la sua ironia. C’è dietro la full immersion nella cultura del passato prossimo e del presente. E dunque, ecco anche l’incursione nel Dario Salvatori lettore.
Lorena Bianchetti, jeune fille prodige della televisione – negli anni Novanta debutto sul piccolo schermo quando era under 20 con Piacere Raiuno, ruolo di presentatrice subito dopo con Italia in bicicletta – mette il sentimento in tutto quello che fa. Di “A sua immagine”, la trasmissione in onda su Rai Uno il sabato pomeriggio e la domenica mattina, dice che “fa parte del mio cuore”. E spiega: “Per nove anni ho avuto il piacere di condurla, sempre con lo stesso entusiasmo. Anche se ad altre trasmissioni mi sono legata a lungo: cinque anni a Italia sul 2, che riprenderò a settembre, tre a Rai International”.
L’aria sorniona e apparentemente svagata, la simpatia che gli è valsa qualche premio, la capacità di affrontare con competenza ma senza mai annoiare qualsiasi argomento, le proverbiali gaffes, i lapsus linguae creati un po’ per gioco, come amava fare Bongiorno: tutto questo ha reso Luca Giurato un personaggio amatissimo dal pubblico del piccolo schermo.